Parliamo di Unitre . N° 1

4 aprile 2007

Già è stato detto molto sulla Unitre di Settimo, per cui non mi dilungo sui meriti e gli scopi di questa associazione.
Vorrei invece entrare nel merito di alcune attività che vi si svolgono. Naturalmente sarà un racconto a ” puntate ” e questa è la prima.
Il mese scorso, precisamente il 14-2 ci sono state le premiazioni del concorso che, come tutti gli anni, l’Unitre di Torino ( la più grossa ) organizza per la ricorrenza di San Valentino.
E’ un concorso per poesie e racconti sul tema dell’amore, in tutte le sue forme, ed è intitolato proprio “Premio San Valentino “.
I partecipanti sono stati oltre 470, tra i quali anche alcuni di noi dell’Unitre di Settimo, che, devo dire si sono comportati con onore.
Due di noi sono stati premiati col 1° premio, Michele Colonna, con una poesia in italiano e il sottoscritto, con una in dialetto piemontese.
Sono state anche premiate anche con la ” Menzione d’oro ” la signora Anna Morello, per una poesia dialettale, la signora Mirella Rossi, per un racconto e ancora il sottoscritto , per un’altra poesia dialettale. Non male no?
Oggi vi propongo la lettura della poesia di Michele Colonna, nelle altre puntate, se gradite, presenterò le altre.

Ricordo

La vidi nella valle,
                                  “piccolina”
Quanta tenerezza,
pervase il cuor mio
l’amor che provai fu
                                 immenso
e mai glielo potei dire,
a quella “bambolina”
La sua mano stanca
                              mi segnò,
mentre guardavo;
il suo malinconico
                            sorriso.
Non ebbi tempo per dirti:
ti voglio bene.
Non ebbi tempo di capire
quel fremito che tutto
                                mi scuotea
e dirti…ti amo, ti amo
abbracciarti e coprirti
             di baci.
Non ebbi tempo,
perchè mi lasciasti
a pianger lacrime “impensate”.
Eppur, lontano nel tempo….
ricordo, ricordo quei sublimi
momenti di tenerezza
                         infinita?
Non posso dimenticar
quel languido sorriso
che certamente
allieta Gesù
                                   in Paradiso.
Come quel di
vorrei coprirti di baci,
e dirti quello che mai
                  ho potuto.
Ti amo , ti amo tanto
e…ti amerò per sempre…
            Mamma.




Viabilità di Settimo

3 aprile 2007

In corso Agnelli  in prossimità della scuola media Nicoli, ho visto piazzato un cartellone con la scritta, rifacimento e sistemazione dello stesso corso. Dalle prime impressioni mi viene da pensare alla segnaletica, ai marciapiedi e la sostituzione delle piante vecchie, e una pista ciclabile nuova.

Tutto questo e  giusto  perchè negl’ iultimi tempi  e’ stato dimenticato per vari motivi, vuoi per i lavori del teleriscaldamento  o per  altre circostanze  il corso e empre un cantiere da finire. 

Con questo vorrei suggerire , visto che verà  un bel corso nelle sostituzione delle piante , consiglierei di mettere non  quelli stremensiti, ma quelli con il fusto più robusto in modo di creare un pò d’ombra in estate, e’ fare qualche parcheggio  in meno per poterlo arricchire con dell’aiule verdi  che non dispiace, non come quelli di via cuneo che   sembrano abbandonati. 




La decisione di venire a settimo

2 aprile 2007

Abitavo in una casa confortevole ma estremamente piccola, vicino ai miei genitori,amici e conoscenti. Le malattie delle bambine che ci costrinsero per lungo tempo a rimanere chiusi in casa nel periodo estivo ci convinsero della necessità di un appartamento più grande. Tuttavia con quattro persone a carico più la macchina un affitto alto sarebbe stato di peso per le mie finanze perciò accolsi, come il cacio sui maccaroni, il bando Fiat per l’assegnazione di case in affitto ai dipendenti.Le case erano costruite a Torino in via Boston e a Settimo. Naturalmente feci domanda per quelle in via Boston però dato che lavoravo alle Ferriere fui assegnatario per quelle di Settimo. Questa scelta ci mise in difficoltà in quanto non desideravamo Settimo, allora, fatto un sopralluogo abbiamo trovato un alloggio grande, accogliente, con una bella vista e un senso di pace tutt’attorno per un affitto basso con aumenti equi per l’avvenire. Accettammo l’assegnazione, mentre molti rinunciarono e altrettanti se ne andarono dopo pochi mesi. Pensavamo che avremmo avuto delle difficoltà ma affrontammo il trasferimento con spirito costruttivo (non abbiamo mai voluto considerare Settimo come un dormitorio ), lì era il punto zero dal quale partire per la nostra esistenza.

A settembre 1964 fui tra i primi 5 a giungere al Villaggio FIAT

Agostino

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Pericoli stradali

28 marzo 2007

Camminando per  via San Rocco, da via Superga verso via San Mauro  mi  e’  impossibile  non camminare in mezzo alla strada per motivi di spazio, visto  chè per un tratto di strada non esiste marciapiede, e nell’altro tratto si parcheggia nei due lati,  destra e sinistra, compreso anche sopra quel pò di marciapiede che  esiste e dovrebbe servire per il pedone. Secondo il codice stradale in una via ha senso unico non si dovrebbe parcheggiare da un solo lato?




Settimo “Cantiere”

27 marzo 2007

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Vivo a Settimo T.se da quando mi sono sposato, parecchio tempo fa, ed ho assistito ad un cambiamento topografico notevole, di giorno in giorno quasi non ci si rende conto, ma se uno pensa a come era il territorio tanti anni fa e come è adesso, si rende conto di quante case sono state costruite ed altre opere edilizie e non, per fortuna alcune belle (centro storico diventato isola pedonale, Parchi sul Po, la Suoneria, ecc..).
Ma, a parte i parchi che erano già area verde, incolti ma area verde, a forza di costruire tutte queste case, di verde ne rimarrà ancora, anche se il Sindaco e Vicesindaco hanno illustrato i progetti per le aree verdi? La canzone di Celentano “Il ragazzo della via Gluck”, per me, è sempre attuale.

Gianky




Il progetto di don Joao – Utopia, sogno o possibile realtà?

26 marzo 2007

Don Joao Ndabi Capita, viceparroco della parrocchia di San Giuseppe al Villaggio Fiat, è un sacerdote angolano, nato a Zenze, un paesino della provincia di Cabinda.
Cabinda è una enclave angolana stretta tra il Congo e lo Zaire ed è separata dall’Angola appunto da quest’ultimo.
La Cabinda è una ricca terra di gente povera, come purtroppo accade per tanti, troppi, paesi africani.
Racconta padre Joao, che nel suo paese, scavando, è più facile vedere sgorgare il petrolio piuttosto che l’acqua. Non solo, il sottosuolo è ricco anche di pietre preziose e di metalli pregiati.
Questa ricchezza è però sfruttata solo da compagnie straniere ( e non è una novità ) con pochissimi o nulli benefici per la popolazione ( e anche questa non è una novità ).
Gli unici che ne beneficiano sono coloro che detengono, o vorrebbero detenere, il potere.
Lo fanno con la forza, l’inganno e mantenendo la gente nell’ignoranza.
Chi non sa, non pensa, non chiede, non pone e non si pone problemi.

E’ soprattutto su questo punto che il progetto di don Joao si sviluppa.
Lui, che già fu minacciato di morte e perseguitato nel suo paese perchè aveva aperto una scuola, libera, per i suoi connazionali, pensò che non riuscendo a istruire la gente in Cabinda, l’unica strada era di farlo portando la gente fuori.
E allora perchè non in Italia?

Ed eccolo il suo progetto!
Un certo numero di giovani, laici, maschi e femmine sono andati a Roma e li studiano, a livello universitario, mantenuti da fondi che don Joao ( e altri penso ) riescono ad ottenere con diverse iniziative.
Il pensiero, il sogno di don Joao è che questi ragazzi, resi forti dalla conoscienza, dal sapere di “essere”, dalla volontà di fare, tornino in Angola e comincino, dal basso, a riversare questa forza ai loro connazionali, istruendoli e, penso, cercando di arrivare a manovrare qualche leva del potere per incanalarlo verso il senso giusto.

Tutto questo, quietamente, senza clamori e senza rivoluzioni immediate, che solo portano a lutti e a disastri.
Solo quando, pensa don Joao, la gente avrà preso coscienza di se stessa e sarà in grado di capire e di pensare correttamente, le cose potranno cambiare.
Non è un progetto a breve, è certamente un progetto a lunga scadenza. Molte saranno le insidie, le incognite e gli ostacoli che si presenteranno.

Per questo viene spontanea la domanda del sottotitolo:
                                 è Utopia, è un sogno o è una cosa realizzabile?
Don Joao pensa che sia realizzabile, ci crede, ci crede fortemente. Bisogna credere nelle cose giuste e bisogna sostenerle.
Anch’io mi unisco a lui in questa certezza e spero che lo stesso facciano tutti coloro che lo conoscono.
Lui e questi ragazzi, questa magnifica gioventù angolana, lo meritano.

La parrocchia di San Giuseppe ha in essere una iniziativa per sostenere questi ragazzi, chi volesse avere chiarimenti in merito o aderire ad essa, può contattare il parroco, don Teresio o direttamente don Joao.




Musica che passione

26 marzo 2007

Giornata di musica, domenica 25, alla Suoneria, con la coppia, non solo artistica ma anche di vita, Arena-Munafò.
Lei, Maria Assunta Munafò, valentissima pianista e lui, Antero Arena, bravissimo violinista, ci hanno deliziato con un programma vario e coinvolgente che comprendeva musiche di Schubert ( Gran Duo in la minore D 574), De Falla ( Suite populaire espagnole ), Prokofieff ( 5 melodies op. 35bis ) e Szymanowski ( Sonata n° 9 ).
I due sono stati presentati dalla nostra eccellente pianista Ilaria Schettini, anima dell’associazione musicale ” Preludio Ensemble “, che cura appunto l’edizione ( questa è la quarta ) della stagione concertistica “Musica che passione”.
Unica nota stonata è stata la scarsa partecipazione di pubblico, la sala infatti  era si e no piena al 50%.
E’ proprio un peccato! Questi spettacoli, questo e tutti gli altri, passati e futuri, meritano veramente un pienone, perchè sono sempre di ottima qualità.
Ho avuto l’impressione che anche i due artisti, la pianista specialmente, siano rimasti un pò delusi e risentiti di questa cosa.
Per fortuna i calorosi applausi che hanno salutato la fine del loro concerto, hanno riportato il sorriso sul volto dell’elegante e bella signora e del suo compagno.
Tant’è che ci hanno concesso il bis con due brani, suonati veramente con “Passione”.




Contro piede

25 marzo 2007

Il contro piede del Sgr. Sindaco 

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Una bella fioritura per il parco De Gasperi. 

Con questa primavera avanzata siamo tutti contenti di poter scorazzare per i prati del parco,

venerdi’ 22 marzo   incontrando il Sig  Sindaco e l’assessore, ci hanno illustrato tutto un programma ben definito a riguardo i  parchi e la viabilità della nostra Settimo.

Ma pensando allestate prossima  mi domando sè verranno puliti i laghetti pieni di detriti di acque stagnanti, è messi in funzioni i bagni per coloro che ne avranno bisogno.                                                  

Faccio presente anche la mancanza di una cassetta medica per il primo intervento,in caso di qualche piccolo infortunio di qulche ragazzino che frequenta la pista del pattinaggio.          

                                             Michele




E’ primavera

23 marzo 2007

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Anche quest’anno la primavera è arrivata al parco Pertini regalandoci un bellissimo spettacolo con i prunus in fiore.




Incontri con il Sindaco

23 marzo 2007

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Come promesso oggi 22 marzo il sindaco Aldo Corgiat Loja per la terza volta è intervenuto all’Unitre. Questa volta accompagnato dal suo vice Tiberio Toffali e da un tecnico della Sat per aggiornarci sul sistema dei parchi pubblici.

Sono state proiettate diapositive sulla tangenziale verde che collega il comune di Borgaro al Parco fluviale di Settimo. Per quanto riguarda la nostra città il percorso inizia dalla cascina della Merla, e raggiunge  poi la ex-cascina Castelverde dopo aver superato autostrade e tangenziale con appositi ponti. Il progetto in fase di attuazione prevede anche un laghetto.

Si prosegue scavalcando la ferrovia di fronte all’oasi Speranza dove già esiste un bellissimo stagno frequentato da cigni, anatre ed altri uccelli che hanno preso dimora.

La fine di questo corridoio verde è il parco fluviale che si estende da un lato fino al comune di S.Mauro e dall’ altro dovrà raggiungere Brandizzo e Chivasso.

Tutti i parchi collegati e compresi nei comuni di Borgaro, Torino e Settimo coprono un’area di circa 3 milioni di metri quadri e saranno percorribili con 40km. di piste ciclabili.

Successivamente il Vicesindaco ha poi fatto una panoramica su tutti i parchi di Settimo (Pertini, De Gasperi, Lama, Oasi Speranza e quelli ubicati nelle vie Frassati,  Einaudi,  Tinivella), illustrandone i futuri miglioramenti.

In ultimo è stato anticipato che come gli anni scorsi sarà organizzata una manifestazione ciclistica attraverso i parchi cittadini con la novità, che sarà possibile utilizzare biciclette fornite dal comune. Queste saranno dotate di microchip e  prelevabili con una particolare carta magnetica.