Anche quest’anno la primavera è arrivata al parco Pertini regalandoci un bellissimo spettacolo con i prunus in fiore.
Questo articolo è stato pubblicato
venerdì, 23 marzo 2007 alle 18:54 e classificato in Parchi di settimo.
Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
Puoi inviare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.
15 aprile 2007 alle 23:09
Settimo è cambiato moltissimo da quando ero bambino, gli unici alberi ad alto fusto esistenti allora, a parte i tigli della statale, erano gli alberi della villa di Peuto in via Torino. Al mattino quando si andava ancora tutti in una sola scuola, noi bambini della “Provinciala” cercavamo di essere i primi a passare sotto quegli alberi per raccogliere le castagne “ginge”. Per più di 65 anni passando da quelle parti non potevo fare a meno di alzare lo sguardo e un’infinità di ricordi mi tornavano alla mente, ieri passando come al solito ho alzato lo sguardo e con profondo dolore mi sono accorto che l’ippocastano ha finito di vivere. Gli ex bambini della “Provinciala” hanno perduto un amico.
16 aprile 2007 alle 23:51
I prunus sono belli quando fioriscono e magari sono anche buone le “prugne di spagna” come le chiamavamo da bambini ma se a fianco vi fossero anche dei begli alberi ad alto fusto oltre ad arricchire esteticamente i parchi creerebbero delle oasi di fresca ombra nei mesi estivi. A Settimo l’unico parco con alberi di una certa mole è il parco Luciano Lama. Visto che secondo le previsioni stiamo andando verso un aumento delle temperature atmosferiche, perchè non essere previdenti e piantumare tutto dove è possibile platani, tigli, ippocastani, querce, ecc. ? Da quanto mi è sembrato di capire nelle conferenze che i nostri amministratori sensibili al problema del verde sovente tengono, nel nostro territorio vi sono più di cento piccoli appezzamenti di terreno di proprietà comunale che essendo troppo piccoli per poterli fruire come parchi sono inutilizzati, se si piantassero alberi ad alto fusto che non richiedono cure e di conseguenza spese, oltre al verde, all’ombra, alla bellezza dell’ambiente, regaleremmo ai nostri figli sicure fonti di ossigeno.