Archivio di luglio 2007

Ultime notizie prima delle vacanze

giovedì 26 luglio 2007

CHIUSE LE STRADE AL TRAFFICO PESANTE
Cambia radicalmente volto la viabilità settimese. L’amministrazione comunale in sinergia con la Polizia Municipale ha di fatto chiuso la porta al traffico pesante.
Con un’ordinanza è stato imposto il divieto di transito e di sosta ai veicoli di peso superiore alle 3,5 tonnellate nella zona periferica della città, in un perimetro compreso tra le vie: strada regionale n° 3, via Brescia, strada Cebrosa (escluse le zone industriali), Villaggio Olimpia, via Torino, via Raffaello Sanzio, via Regio Parco, vis Santa Cristina. L’ordinanza prevede deroghe per il carico e scarico e per i mezzi di cantiere.Allo stesso tempo è stato posto il divieto assoluto di accesso, senza deroghe, ai veicoli di peso superiore alle 5 tonnellate nell’area centrale della città compresa tra: via Verdi, corso Galileo Ferraris, via Cavour, via Torino, viale Piave. “Obiettivo dell’ordinanza – commenta Stefano Maggio direttore generale del Comune di Settimo e comandante della Polizia Municipale – non è tanto quello di impedire il transito dei mezzi pesanti in città che di fatto già oggi è abbastanza limitato, quanto quello di evitare la sosta, specialmente durante la notte. Nell’attività di controllo della Polizia Municipale è stato infatti registrato che nelle ore notturne ci sono decine e decine di camion anche di grandi dimensioni parcheggiati nelle vie cittadine.”Parallelamente a questa ordinanza la Polizia Municipale a seguito delle verifiche richieste dell’amministrazione comunale ha portato da 50 a 70 km/h il limite di velocità nelle vie cittadine a scorrimento veloce. Il nuovo limite riguarda arterie cittadine di recente riurbanizzazione, con ampiezze significative e con una statistica di incidenti molto bassa. Nel dettaglio si tratta di: via San Mauro (tra via Santa Cristina e via Raffaello Sanzio), via Brescia, via Leinì (tra via Raspini e via Cebrosa), via Milano (dal centro abitato fino al piazzale del cimitero), corso Piemonte (da via Milano fino alla rotatoria che immette sulla Torino-Milano).Sul territorio comunale inoltre sono già presenti, e ne saranno presto posizionati di nuovi, rilevatori di velocità che oltre ad avere la funzione di dissuasori, segnalando al conducente la velocità in tempo reale, consentono anche la registrazione di dati per elaborazioni statistiche utili per monitorare il comportamento degli automobilisti.“Abbiamo innalzato i limiti – commenta Stefano Maggio – in alcune arterie a scorrimento veloce perché di fatto il limite dei 50 km/h non era obiettivamente sostenibile. Parallelamente all’innalzamento della velocità consentita però metteremo in atto un’intensificazione dei controlli, in modo che il limite dei 70 km/h sia assolutamente rispettato”.

ANCHE STASERA IN CENTRO CON I NEGOZI APERTI
Ultimo appuntamento con l’apertura serale del giovedì per i negozi di Incentro .
Dalle 21.00 all 24.00 si potranno concludere ottimi affari facendo mezzanotte in compagnia dei commercianti di Incentro Settimo ascoltando la poesia del blues elettrico e dei suoi grandi interpreti con la Big Harp Blues Band che si esibirà in Piazza della Libertà, ad ingresso gratuito, a partire dalle 21.30.L’iniziativa, patrocinata dall’Ascom di Settimo, dalla Regione Piemonte e dalla Città di Settimo Torinese, è organizzata in collaborazione con Suoneria e Pro Loco.Nei negozi di Incentro Settimo è sempre possibile richiedere gratuitamente la Carta Fedeltà per accumulare punti ad ogni acquisto per ricevere ricchi premi e buoni sconto.

ORARI ESTIVI DELL’ANAGRAFE
Si ricorda che l’’Ufficio Anagrafe del comune di Settimo Torinese, sito in piazza della Libertà 8, resterà chiuso al pubblico tutti i sabati di luglio e agosto. L’ufficio seguirà pertanto il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e il lunedì e il giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.45.

NELLA SETTIMANA DI FERRAGOSTO LO SPORTELLO GAS ASM RESTERA’ CHIUSO
Lo Sportello Gas e Teleriscaldamento “Energia e sicurezza” del Gruppo ASM, sito in Via Torino 17/b, resterà chiuso al pubblico dal 13 al 17 agosto.

RIPRENDONO A SETTEMBRE GLI INCONTRI DELLA CASA DEI POPOLI
Gli appuntamenti della Casa dei Popoli riprenderanno nel mese di settembre: dagli incontri per migliorare le proprie conoscenze della lingua inglese, francese e spagnola all’appuntamento con Chef Kumalè e al laboratorio “Sapori e saperi dal mondo” parole ed assaggi dalla Bosnia.Dal 4 settembre, telefonando al numero 011 8028349 , sono aperte le iscrizioni per l’appuntamento di “Officine Gastronomiche Multietniche” di giovedì 13 settembre, alle ore 19.00: un incontro sulle cucine del mondo, alla scoperta della tradizione dei piatti e degli ingredienti dei popoli. La serata, condotta da Chef Kumalè in collaborazione con le cuoche ed i cuochi dell’Indigenous Cook Tribe, si terrà presso la Sala Borgaro di via Matteotti 6 e permetterà di scoprire segreti e profumi della cucina cinese. Il costo dell’iscrizione è di 10 €.Venerdì 14, 21 e 28 settembre, alle ore 16.30, presso la Casa dei Popoli in Vicolo del Portone, si terranno gli incontri dal titolo “A sip of English- un sorso d’inglese” una rilassante occasione per rinfrescarsi con ottimi succhi di frutta e migliorare le proprie conoscenze della lingua inglese. Agli appuntamenti, condotti da Anna Maria Robiola, sarà possibile iscriversi telefonando al numero 011 8028349 . Lunedì 24 settembre scadono le iscrizioni per partecipare al Laboratorio di cucina “Sapori e Saperi dal mondo, parole ed assaggi dalla Bosnia” in programma per giovedì 27 settembre alle ore 19.00 presso la Casa dei Popoli al quale interverrà Darija Masresa. Le iscrizioni, del costo di 10 € a persona, devono essere fatte presso la Casa dei Popoli. Il laboratorio vuole essere un momento di scambio interculturale centrato sulla preparazione di piatti da parte di persone straniere residenti sul territorio di Settimo, che vogliono far conoscere i sapori e i saperi dei loro paesi d’origine, offrendo ai partecipanti la possibilità di conoscere realtà diverse dalla propria.Mercoledì 19 e 26 settembre, alle ore 17.00, presso la Casa dei Popoli ricominceranno gli incontri di “Un petit peu de thé pour toi…”- una rilassante occasione per degustare del buon te e migliorare le proprie conoscenze della lingua francese. Gli incontri, condotti da Laura Meucci, sono aperti a chiunque possieda una discreta conoscenza della lingua francese. L’iscrizione è obbligatoria e si può fare telefonando allo 011 8028349 . Prosegue per il secondo anno il percorso di avvicinamento alla lingua spagnola attraverso la scoperta della storia, della cultura e delle tradizioni del Paraguay e lo scambio di corrispondenza con l’associazione Casa de la Juventud in Paraguay. Il corso, a cadenza settimanale e della durata di 9 mesi, è rivolto prioritariamente ai giovani dai 18 ai 30 anni. L’iscrizione obbligatoria è di 50€ e deve essere fatta telefonando al numero 011 8028349 .Giovedì 20 settembre, alle ore 21.00, presso il Teatro Garybaldi di via Garibaldi, 4 a Settimo Torinese si terrà il dibattito “Ciudad Juarez: il fenomeno del femminicidio in Messico” e la proiezione del film “Bordertown” del regista di origine messicana Gregory Nava. All’incontro, a cura di SUR in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, interverranno il professor Marco Bellingeri dell’Istituto di Studi Politici dell’Università di Torino e la professoressa Silvia Giletti, docente di lingua e letteratura spagnola alla Facoltà di Economia dell’Università di Torino

ALL’ECOMUSEO “FILASTROCCHE” CON IL TEATRO DELLE SELVE
Sabato 28 luglio, alle ore 21.00, presso l’Ecomuseo del Freidano di via Ariosto 36 bis, si terrà l’ultimo appuntamento della rassegna di spettacoli dedicata ai bambini e ai ragazzi organizzata dalla Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana, in collaborazione con il Faber Teater di Chivasso.Protagonista della serata di sabato sarà il Teatro delle Selve, compagnia che si radica nel cusiano tra le province di Verbania e Vercelli, che presenterà lo spettacolo nato nel 2003 “Filastrocche”.Un bizzarro carrettiere, reduce da lunghi giri per le province più sperdute, alla guida del suo carrozzone, ci introduce nel mondo di Ciona Cionina la cantastorie. Cionina danza, gioca con il pubblico, racconta di fiabe possibili e di fate smarrite, incontrando i personaggi dell’eterno teatrino dei burattini: il Diavolo, la Strega, Arlecchino e, presenza del tutto eccezionale, la luna in persona.Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, si terrà nella cornice dell’Ecomuseo, scelta per sottolineare l’importanza rivestita dal rapporto tra la struttura ecomuseale e le giovani generazioni.

Notizie prese pari pari da Settimonline n. 82

Buone vacanze, Gianky

Curioso

giovedì 19 luglio 2007

Una cosa che mi fa rabbia: non è possibile che negli anni 2000 le organizzazioni di soccorso che portano acqua con le autobotti alle popolazioni che per calamità o per siccità ne sono prive non abbiano ancora scoperto uno strumento tanto utile onde evitare che buona parte di questa preziosa acqua sia versata a terra: l’IMBUTO. Sono anni ormai che in televisione appaiono queste scene ma io non ho mai visto usare un imbuto per riempire bottiglie, damigiane o contenitori vari, mi viene da pensare di essere l’unico fortunato possessore di tale strumento, comunque sono disposto a prestarlo sia ai Vigili del Fuoco che alla Protezione Civile.

Nando

Quiete

giovedì 5 luglio 2007

Ospito ancora una volta l’amico Michele Colonna in attesa di poter scrivere sul suo spazio.

                                                  Quiete
Finalmente è tornata sulla “terra”. Il cielo si era oscurato, la tempesta scuoteva gli alberi mettendo in pericolo le nidiate poste tra i rami.
La pioggia, prima con radi goccioloni e poi sempre più fitta, si trasformò in grandine.
Un lampo illuminò il “Palazzo” ed un tuono alfin lo fece tremare.
Ognun cercava riparo! Ognun apriva l’ombrello! Ognun s’affrettava e s’igegnava per non pagare ( al Palazzo vacillante) il “FIO”.
All’improvviso, dall’alto “Scranno” compare un raggio di sole, le nubi oscure si diradano e torna il sereno.

Tranquilli cittadini, che col ROSSO passate, temer più non dovete. C’è un raggio di sole che fende le tenebre e fa tornar i sorrisi sui vostri infuriati visi!
Dall’alto si dice ” Multe? Orsù non eran tali, abbiamo scherzato; erano solo …. Avvisi!”

                    Luogo- Settimo Torinese 2007 D.C.
Ma come è possibile far vincere la ragione in questo modo? Ma quale ragione, quella dei cittadini corretti, o quella degli altri?
Ragione di un Palazzo che trema o di uno scranno che vacilla?
Si dice ch’era una sperimentazione! Ma se tale doveva essere, ( e non lo era ) bisognava discuterne con i cittadini, o almeno informarli affiggendo manifesti per tutta la citta in modo da rendere tutti edotti e coscienti delle intenzioni del Palazzo.
Non si doveva far “marcire” la questione per mesi, giurando che i sanzionati dovevano pagare e basta.

Una cosa è certa; gli “abbuonati” cantano vittoria, prendono atto delle comunicazioni del “Palazzo” e gli riservano applausi a scena aperta.
Il tutto in nome di un “Movimento democratico e di democratiche proteste”. Inutile commentare, perchè si commenta da solo.

Non sò gli altri cittadini, ma il sottoscritto ha perso l’ultima briciola di speranza verso certe istituzioni, ormai prive di credibilità. Dopo quanto accaduto, la speranza, in me è completamente svanita.
E poi ci stupiamo che i cittadini sono assenti e si allontanano sempre più dalla politica:

Sarà pure tornato il sereno, ma sappiate però”Alti Papaveri” che è solo calma apparente. Quando si decide, bisogna farlo nel modo corretto, in modo da non dover poi fare pericolose e dannose “marce indietro”.

E voi cari “Abbuonati”, sappiate che non ha vinto la democrazia, anzi, al contrario, ha subito una sonora sconfitta e con essa tutta la comunità.
Questa infatti dovrà, per giunta, pagare i costi di questa sconfitta. Chi vivrà vedrà.

Alla prossima e buone vacanze a tutti ( anche a chi, multe permettendo, può permettersele).

Michele Colonna.

Ecomuseo

lunedì 2 luglio 2007

Giorni fa ho visitato l’Ecomuseo del Freidano, non era la prima volta ma speravo che si fosse arricchito sapendo che il Museo ha a sua disposizione una grande quantità di reperti antichi (così ormai si possono definire), invece sono rimasto deluso perchè, secondo me, è molto povero di oggetti, sbrigativo e superficiale nella descrizione delle lavorazioni. Avendo tanto spazio a disposizione perchè non scendere nei particolari e rappresentare come si lavorava nelle “boite” di penne stilografiche 60-70 anni fa? Potrebbero venire alla luce particolari curiosi A volte si faceva uso di attrezzature povere ma funzionali, per esempio dopo il taglio dei tubi di celluloide in pezzi per costruire cappucci e serbatoi per passare allo stampaggio di imbutitura, operazione alla quale erano addetti i bambini di 11 / 12 anni, ricordo che su un fornellino elettrico si metteva a scaldare una pentolina d’acqua con qualche goccia di olio, una lattina vuota di quelle usate per la carne in scatola con tre fori sul fondo rovesciata dentro alla pentola serviva da sostegno ai pezzi di celluloide per i quali la parte che rimaneva a bagno nell’acqua calda si ammorbidiva e uno alla volta venivano inseriti in uno stampo e con un colpo di martello assumevano la classica sagoma a siluro. Il taglio e l’incollaggio delle pastiglie con l’acetone versato in un coperchio di una scatola per lucido da scarpe, bagnando per qualche istante nell’ acetone la parte del cappuccio che si voleva incollare, questa si scioglieva e mettendola a contatto con la pastiglia, anche lei di celluloide, diventava un corpo unico potendo così “tornirla”. Anche il montaggio degli anellini richiedeva praticità e sveltezza, questo lavoro era quasi esclusivamente femminile e domiciliare. Per non parlare di tutte le operazioni di montaggio che a partire dall’incollaggio delle “gommette” con la resina indiana, al fissaggio dei fermagli, al montaggio dei serbatoi con l’inserimento della molletta e del pulsante e finire col montaggio del pennino e la condotta. Insomma, secondo me, mettere in luce i vari metodi, le piccole invenzioni che la carenza di attrezzatura costringeva ad ingegnarsi e costruirsela e anche la complicità-solidarietà tra “piumisti” che li portava a usare utensili in comunione o scambiarsi del lavoro quando ce n’era troppo e non si poteva evadere con le esigue forze della piccola azienda. Questo vale per le penne ma anche per tutti gli altri mestieri che in Settimo si esercitavano perchè è vero che le penne, i bottoni, i mattoni e i lavandai furono per un certo tempo un fenomeno di massa però il paese viveva anche d’altro, l’artigianato era vario: maniscalchi, fabbri, muratori, panettieri, sarti, falegnami, ciclisti, officine meccaniche, tornitori in lastra, ciabattini, sellai, costruttori di carri, segherie, officine di minuterie meccaniche, senza dimenticare la vocazione contadina di Settimo, ricordo che quando ancora frequentavo le elementari in piazza della Libertà di fronte al municipio attuale vi era una cascina, altre erano disseminate per tutto il centro del paese. Penso che ricordare nel museo un po’ tutti o almeno coloro di cui disponiamo testimonianze visive di attrezzi usati dai vari artigiani sia un dovere storico.
Bella l’ambientazione esterna.

Nando

Freidano

Freidano