Sabato 9 Giugno 2007
Questo articolo era già comparso sul blog, appunto nella data soprascritta; lo ritirai alcuni mesi dopo su richiesta del personaggio. Ora, sempre su specifica richiesta dell’interessato, mi si chiede di ripubblicarlo. Cosa che faccio con piacere, mio , spero vostro ed, evidentemente, suo
Questo signore è uno dei più giovani ed assidui frequentatori del Caffè Pagliero; è del 1964, (più giovane di mia figlia, beato lui!). Molti settimesi lo conoscono di sicuro, per via dei suoi trascorsi. E’ Dario Bego. Il più pestifero, dissacrante, irriverente, polemico, controverso e strano personaggio del caffè. Settimese anche lui, è stato per anni dipendente municipale come impiegato e poi come vigile urbano.
Coloro che lo conobbero in quest’ultima veste, non lo ricordano con gran simpatia, perchè, a sentir qualcuno di loro, oltre ad essere (giustamente) inflesibile, a volte gli piaceva accanirsi su alcune persone per determinate infrazioni, castigandole quasi con sadico piacere. Certamente chi viene pescato in difetto e multato, non guarda com simpatia chi lo punisce, perciò è bene prendere queste affermazioni col beneficio del dubbio, o come “leggende metropolitane”.
Vero è, ora che il nostro Dario fa servizio a Torino, in borgo San Salvario, qualcuno respira meglio. E’ una persona colta, dai molteplici interessi, tra i quali; l’araldica, le armi, le divise e i titoli. E’ infatti anche Cavaliere, di uno o due Ordini, dei quali però mi sfuggono i nomi. Ma la cosa che ama di più, almeno nel contesto del caffè, è dissentire da tutto e da tutti, criticare e prendere in giro chiunque,…. o quasi!
C’è chi sopporta e lo lascia dire, chi invece si adombra un poco e allora nascono accese discussioni, che però finiscono sempre nel nulla di fatto. Discussioni accese, ma sempre – per chi non ne è coinvolto – spassose.
Quando non è in servizio, entra ed esce dal locale innumerevoli volte. Guarda chi c’è e, se vede la possibilità di esibirsi nelle sue specialità, si ferma, resta, altrimenti se ne va.
A volte ha la capacità di rendersi odioso, altre volte invece sa essere anche divertente.
A volte è serio e taciturno, a volte ilare e gioioso come un ragazzo.
Vuole passare per un duro, ma io so, quasi tutti sanno, che non è un duro, o perlomeno non un duro come vorrebbe essere lui. E’ un bravo ragazzo, con i suoi problemi e le sue difficoltà, come tutti, un po’ spaccone ma con un grande cuore.
Se lo scremiamo di tutte le brutte qualità che gli ho attribuito, appare una persona disponibile, disposta ad aiutare chiunque e, come dire … normale? A volte anche simpatica. L’unica difficoltà è quella di fare questa scrematura a fondo.
Quello che è certo però è che Dario Bego è un vero personaggio.
PS: Piaciuto il personaggio? Ma ora voglio fare alcune precisazioni, affinchè nessuno possa interpretare in modo errato le mie parole.
La frase relativa alle multe inflitte “con accanimento e quasi con sadico piacere”, non è niente altro che un modo “colorato” per “colorire ” il personaggio e, come mi sembrava abbastanza chiaro nel proseguo della frase, non corrisponde assolutamente alla realtà.
Detto questo, voglio solo aggiungere che il Bego descritto è quello che appare nell’ambito del Caffè Pagliero. Di sicuro il nostro non è solo questo, nella vita , diciamo reale, può essere ed è un personaggio diverso, con comportamenti e azioni magari completamente in antitesi a quanto scritto. Ma io non sono in grado di descriverlo in quel ruolo, primo perchè lo conosco quasi esclusivamente come co-cliente del caffè e secondo perchè da quel poco che so, lui non desidera che se ne parli.