Archivio di gennaio 2008

Giorno della memoria

martedì 29 gennaio 2008

Per il Giorno della Memoria desidero ricordare lo zio Alberto per le prevaricazioni, le violenze patite, gli orrori visti e subiti per amore della libertà.
Arrestato dai fascisti nel 1944 per aver partecipato ai grandi scioperi di quel periodo a Savona fu inviato a Genova Marassi e dopo alcuni giorni a San Vittore a Milano dove lo destinarono al campo di concentramento di sterminio di Mauthausen in Austria nei pressi di Linz.
Ricordo le disperate corse di mia zia a Genova e Milano, la profonda angoscia di quando non si riuscì a sapere più nulla, la viva preoccupazione di mandare avanti la famiglia (due bimbi, uno in fasce) senza il padre. In un campo ove la sopravvivenza era di circa 3-5 mesi, all’arrivo delle forze Alleate (maggio ’45) lo zio era riuscito a sopravvivere a circa un anno d’inferno. All’estremo delle forze con poche speranze ma con caparbia volontà si era piano, piano ripreso cosicchè fu uno dei pochissimi che riusci a ritornare a casa. Mi disse che la sua sopravvivenza era stata dovuta al fatto che come operaio altamente specializzato era stato destinato a lavorare in una fabbrica di approntamenti bellici vicino a Linz. Sebbene vi fosse uno sfruttamento totale dei deportati, con pesanti orari di lavoro e poco vitto si aveva qualche possibilità in più di vivere. D’altronde vi erano altri pericoli poichè gli Alleati bombardavano incessantemente le fabbriche austriache. Così un giorno la fabbrica venne duramente colpita, lo zio terrorizzato cercò di riparasi, ma la SS che lo sorvegliava gli sparò due colpi andati a segno. Qui però ebbe una fortuna sfacciata nel senso che la contemporanea esplosione di una bomba aerea eliminò la SS, e delle ferite alla gamba sinistra, una era superficiale mentre l’altra aveva trapassato la coscia senza ledere alcun organo vitale. Non so come fece a resistere e mantenere il posto di lavoro ma ci riuscì.

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Ho visitato Mauthausen in una triste giornata di pioggia ma ciò che più mi colpì non furono le camere a gas, nè i forni crematori o la scalinata della morte ma bensì la sinistra entrata con le due torri e la piazzetta dell’adunata tipo “lasciate ogni speranza o voi che entrate”.

IL PIRELLONE

martedì 29 gennaio 2008

Da Repubblica
La regione Lombardia frena sullarrivo dei rifiuti Campani, dopo le proteste della casa della libertà (cdl) del presidente Berlusconi e in particolare la lega di “Bossi e Maroni”. Questi signori son quelli che vogliono fare la rivoluzione portando la gente in piazza nel (2008), o come fece Mussolini nel “1922” per appropriarsi della libertà degli altri? Ma la gente è gia in piazza vedi Napoli con i loro rifiuti e le proteste, ma nel 2004 governava il centro destra e anche loro hanno contribuito a creare tutto questo casino.

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Scene “comiche”

sabato 26 gennaio 2008

Guardando in televisione il dibattito al senato sulla fiducia, mi sono vergognato di essere Italiano, assistendo a scene a dir poco indecenti, mi domando come si può cadere così in basso (come l’immondizia ) per non parlare di educazione. Quale esempio dare ai notri giovani se i parlamentari si comportano in questo modo? Mi sa tanto che la politica ha fatto la stessa fine dell’immodizia della Campania.

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Il gioco delle tre carte

venerdì 25 gennaio 2008

“Fate il vostro acquisto signori, è tutto sotto costo.
Fate il vostro acquisto, prendete tre, pagate due.
I prezzi da noi sono bloccati.
Tutto a metà prezzo signori, fate da noi i vostri acquisti.
Prendete oggi, pagate fra tre mesi.”

Le sirene, con le loro lusinghe c’invitano a svuotare i loro scaffali ed a riempire le nostre dispense, le nostre cantine, le nostre case di tanta roba, anche se non strettamente necessaria; soltanto perchè ci illudiamo di risparmiare!

Sarà proprio così? Secondo me, loro se la cantano e se la suonano, ” LA MESSA DEL RISPARMIO” e mi chiedo: ma questi signori, lavorano per gioco? Sembrerebbe di si, visto che vendono ; a metà prezzo, o sottocosto, o prendete tre pagate due, o prendete adesso pagate poi, ecc. ecc.

Ma chi determina il giusto prezzo, se non loro stessi? Come hanno fatto, in occasione del cambio della moneta, quando hanno praticamente raddoppiato i prezzi. E non contenti di aver impoverito la gente, famelicamente, continuano ad aumentare i prezzi, nascondendolo con i suddetti strattagemmi.

Intanto i lavoratori sono costretti a lottare mesi per ottenere un misero aumento dei loro stipendi, diluito negli anni di durata dei loro contratti di lavoro.

I pensionati attendono l’inizio di ogni anno per recuperare qualche briciola dell’inflazione avvenuta nell’anno precedente.

Dicono che: “LA GRANDE DISTRIBUZIONE TIENE BASSA L’ INFLAZIONE”.
Come poeti fanno anche le rime, pur di abbagliare i consumatori.
E continuano a riempirci le cassette per la posta della loro propaganda, tanto le loro cartacce le paghiamo noi, col ricarico sui prezzi dei prodotti, la prima volta e, successivamente, per il loro smaltimento, (così il festival dello spreco è ancor più bello).

La realtà ci dice che non si riesce più ad arrivare a fine mese, anche perchè ciò che ieri costava “X” oggi costa “X+Y” e domani costerà “X+Y+Z” e così via.
Sugli stessi binari si muovono gli Istituti di Credito, che invitano a rivolgerci a loro per piccoli o grandi prestiti.

Noi possiamo difenderci, solo facendo i nostri acquisti con oculatezza e senza cadere nel tranello delle loro lusinghe. Particolarmente a quelle dei suddetti Istituti di Credito, ricordandoci che: i prestiti bisogna poi restituirli alle condizioni da loro imposte.
Intanto la mia buca della posta, necessita daccapo d’essere svuotata!

“QUESTA CARTA E’ QUELLA CHE VINCE; SIGNORI, FATE IL VOSTRO GIOCO”

Musica che passione.- Per la Giornata della Memoria

martedì 22 gennaio 2008

Domenica 20 Gennaio, malgrado l’uggiosa giornata nebbiosa, la Suoneria ha fatto quasi il pieno.
Il programma era incentrato su musiche e brani recitati, inerenti a temi sulla tragedia delle deportazioni naziste.

La voce recitante era di Alessandra Cecchetti che, intervallata ai brani musicali, leggeva brani dal libro di Ascoli Marta “Auschwitz è di tutti”.

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Brani che narrano l’odissea da deportata di questa giovine donna, da Trieste ad Auschwitz.
Brani che, risvegliando la memoria di quanto successe, ogni volta che li sento o li leggo mi fanno vergognare di appartenere allo stesso genere umano che commise quelle atrocità.

Per fortuna, ad alleviare l’angoscia ed a rincuorare gli animi, c’era anche dell’ottima musica, scelta ed eseguita con gusto e perfezione.
Tra tutti cito solo i pezzi che a me sono piaciuti di più; la Barcarola, un Notturno di Chopin per pianoforte e Sax, un brano dalla colonna sonora del film”Lavita è bella” di Benigni.

Bravissimi tutti gli artisti; i Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria (e mi scuso con i violinisti e la violoncellista per non essere in grado di citarne i nomi, ma c’è stata una variazione su quanto scritto sul programma e mi è sfuggita la correzione verbale all’inizio dello spettacolo).
Notevolissimo nelle sue performances il clarinettista/saxofonista/fisarmonicista Giuseppe Canone e, altrettanto notevolissima, la pianista, la “nostra” Ilaria Scettini.

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 A legare il tutto, ricordo ancora l’attrice Alessandra Cecchetti, brava e bella, che ha saputo con le sue letture, emozionarci veramente.

Uno spettacolo, quello di domenica, diverso dai soliti, gradevole e gradito, che ha sicuramente centrato l’obiettivo proposto nel titolo.

Per gli appassionati di Jazz, domenica 17 febbraio alle 17,00  appuntamento, sempre alla Suoneria, con il “Quintetto Jazz Cast Combo”. Arrivederci.

 

Antiche cascine di Settimo

domenica 20 gennaio 2008

Le radici contadine di Settimo.

Altre testimonianze del mondo agricolo settimese, cascine che sopravvivono alla tentazione di urbanizzazione.

Cascina Bordina ormai assediata dai palazzi.

Bordina

Bordina

Cascina Pramollo con la propria Cappella

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Nando

Segnaletica e cestini

sabato 19 gennaio 2008

Osservando la segnaletica di corso Agnelli, mi chiedo che utilità abbiano quei cartelli che non si riescono a vedere o leggere. Non perchè non hanno un senso, ma perchè sono piazzati troppo vicini tanto da coprirsi l’un l’altro. Vorrei anche segnalare la mancanza di cestini lungo tutto il corso.

      

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Pensieri: Euro, Euros o Euri?

sabato 12 gennaio 2008

Non ho ben capito il perchè, e chi lo ha deciso, che la nostra attuale moneta quando è uno, è “un Euro”, ma anche quando sono due, cento o mille, sono sempre “Euro”.

Perchè non Euros o meglio Euri?
Vi ricordate le vecchie Lire? Quando era una, era “una Lira”, ma bastava che diventassero due e, anche se non valevano assolutamente nulla, diventavano “Lire”.

Stessa cosa, nella nostra lingua, anche le altre monete obbedivano a questa regola. Vedi; Franco> Franchi. Marco> Marchi, Sterlina> Sterline, ecc. ecc.

Mi pare che in qualche altro Paese europeo, il Portogallo per esempio, adotti la vecchia regola; um Euro, dois Euros e così via.

Mi piacerebbe che anche noi seguissimo l’esempio. Anche perchè, con i chiari di luna attuali e col potere d’acquisto sempre più ridotto, il pensare agli euro dello stipendio o della pensione al plurale, mi darebbe l’illusione di avere il portafoglio più gonfio. Dico bene o sbaglio tutto?

Non vorrei però che questa impressione l’avessero poi i nostri beneamati governanti ( futuri, gli attuali e i passati già l’hanno avuta), con conseguenti ulteriori tagli, per “Una nuova, giusta ed equa Finanziaria”.

Allora! Euro, Euros o Euri? Ma ripensando all’ultima mia considerazione, per non indurre in tentazione i sigg. TPS e Visco, forse è meglio, (anche se non mi piace), continuare con, un “Euro”, due “Euro”, cinque “Euro”………!

L’immondizia.

mercoledì 9 gennaio 2008

In questi giorni nè ho sentite tante di parole buttate al vento “come l’immondizia” buttata per le vie della bella Napoli e in tutta la Campania. Mi ricordo l’anno scorso, trovandomi come è mia consuetudine da quelle parti per assistere allo spettacolo di rai uno (condotto da Corrado Tedeschi e Tosca D’aquino) un ministro intervistato sull’ambiente da Corrado rispose che lui faceva “fatti e non parole”. Oggi vediamo le parole ma i fatti son volati via, l’mmondizia è rimasta. Tutto questo anche colpa della maggioranza dei napoletani e anche degli amministratori locali tanto di sinistra quanto di destra.

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segni di civiltà

Semafori e multe.

domenica 6 gennaio 2008

Ho letto sulla ” Nuova Voce” della settimana scorsa, che le multe elevate per infrazioni commesse agli incroci gestiti dai semafori telesorvegliati, (con la nuova gestione), sono state circa una cinquantina.

Una bella differenza rispetto a quelle comminate, più o meno nello stesso lasso di tempo, nella prima gestione che, grosso modo, furono diecimila.
Buon per quei novemilanovecentocinquanta che l’hanno scampata.

Letta così la notizia indurrebbe, erroneamente, a pensare che gli automobilisti di Settimo e dintorni, come per miracolo siano diventati repentinamente modelli di virtù circolatoria. Cosa questa che mi sembra assolutamente non corrispondente alla verità.
E’ invece chiaramente messo in evidenza ( se ancora ci fosse stato qualche dubbio), che la gestione precedente non era corretta.

Mi viene spontaneo allora di farmi e di farvi una domanda: se la gestione non era corretta, se era stata fatta così solo per un illecito tornaconto, perchè non si è agito contro i responsabili per: truffa, tentata estorsione e/o altre imputazioni che a me, non essendo pratico di queste cose, al momento sfuggono?

Meditate gente, meditate. Specialmente Voi dei vari comitati nati per quell’occasione.