Archivio di gennaio 2010

Dall’ospedale di Settimo

sabato 30 gennaio 2010

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Sanita’


Leggo con piacere dell’inaugurazione di altri sessanta posti letto all’ospedale di via Santa Cristina in Settimo e questo evento mi riempie d’orgoglio.Ma poi penso che in un ospedale oltre alla riabilitazione e la lunga degenza debba esserci anche un primo punto di soccorso per le patologie urgenti, per poi trasferirle in ospedali più attrezzati e con più specialistica.
I cittadini di Settimo credo sarebbero molto contenti di questa bellissima struttura qualora si realizzasse il sogno portato avanti sin dal lontano 1950.
L’ospedale e la maestosa nuova biblioteca fanno di Settimo una cittadina con la C maiuscola!!
 

LA LEGGE:LA GIUSTIZIA

venerdì 22 gennaio 2010

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Da quando si parla di giustizia? Da sempre, si è pensato che fosse uguale per tutti ma con questi decreti, con il processo breve, con i lodi di destra, di sinistra, non ci si raccapezza proprio. Se ben ricordo l’immunità parlamentare dovrebbe essere stata tolta con il referendum già fatto tempo fà. A meno chè il bue esce dalla porta ed entra dalla finestra. Lo stesso dicesi per le elezioni. Prendiamo ad esempio un ministro in carica, che si candida a Sindaco di una città, dovrebbbe dimettersi prima della sua candidatura, al pari di un operaio che non può svolgere una doppia attività lavorativa. A mio avviso i presidenti delle due camere e tutta la maggioranza sono alle dipendenze di chi li paga, e a pagarli è lo stato cittadino con le tasse dei contribuenti. Perciò invito tutti a essere uomini liberi di decidere senza farsi influenzare, dall’imprenditore….. o dal CAPO di tutt….

IL Gruppo – presenta

venerdì 15 gennaio 2010

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PRESENTANO
Anziani e meno Giovani. 
Presentano “Pomeriggio in Allegria” presso il teatro San Giuseppe Artigiano, Domenica 17 gennaio alle ore 15:30 teatrino alle ore15:45.
Intervenite numerosi!!!
Grazie

Settimo che non c’è più

venerdì 15 gennaio 2010

Settimo come era…
Su tutte le pubblicazioni degli storici settimesi si legge che a Settimo esisteva, in zona provinciale, una chiesa dedicata a San Salvatore ma nessuno è ancora riuscito a localizzarla. Io un’idea ce l’avrei. Negli anni della mia fanciullezza, precedentemente alla costruzione del villaggio FIAT, via Caboto terminava in un fosso dove scorreva acqua derivante dalla Bealera del mulino, oltre il rio tutti campi coltivati ma quello che per me è sempre stato un enigma è che una cinquantina di metri oltre il ruscello sorgesse un rettangolo di terreno incolto, sopraelevato rispetto ai campi lavorati, dove noi ragazzi ci rifornivamo di rami di acacie senza spine, “gasie mate”, che usavamo come spade per fare la “scherma”, gioco molto in voga a quel tempo. La domanda che mi son sempre posto fin d’allora è il perché i contadini non coltivassero quel piccolo pezzo di terreno conoscendone la fame di terra che esisteva in tempo di guerra e anche dopo. Oggi ragionandoci su mi vien da pensare che di padre in figlio, generazione dopo generazione, non avessero mai messo le mani su quel terreno proprio perché in quel luogo nei secoli precedenti sorgesse la chiesa di San Solutore, perciò intoccabile. Da ricordare che durante la costruzione delle case Fiat vennero alla luce alcune tombe e come si sa in passato erano usuali le sepolture nei pressi delle chiese.

Nando

Il CAI di Settimo cambia sede

mercoledì 6 gennaio 2010

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Il Club Alpino di Settimo ha dovuto lasciare la vecchia sede di via Agnelli, presso l’oratorio della chiesa di San Giuseppe. Per il momento le consuete riunioni del giovedì sera si effettueranno presso la sede dell’Università delle Tre Età in via Buonarroti 8c, gentilmente messa a disposizione.
Il CAI di Settimo è nato nel 1964 fondato da amanti della montagna, nel corso degli anni hanno fatto parte di questa sezione validissimi alpinisti e semplici escursionisti, tutt’ora è attiva una scuola di arrampicata.
Nel tempo si era creata una biblioteca con diversi volumi, guide, carte geografiche e attrezzature varie, purtroppo parte di questo materiale si è dovuto eliminarlo e parte è stato messo in scatoloni e ricoverato in uno scantinato di proprietà di un socio.
I soci CAI esprimono gratitudine alla direzione UNITRE per aver dato loro la possibilità di continuare l’attività in questo momento difficile.

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