Archivio di giugno 2009

Cielo settimese

martedì 30 giugno 2009

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Settimo Torinese 29 giugno 2009 ore 20,30
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Tutte le stagioni hanno i loro colori, le loro sfumature, anche l’estate non è da meno, se pure torrida quando arrivano i temporali il cielo diventa una tavolozza dove quando il nero di certi nuvoloni lasciano intravedere l’azzurro e nuvole bianche si rincorrono, la luce radente del sole che sta tramontando ci fa ammirare i miracoli della natura.
Nando

Privacy, ma per chi?

sabato 20 giugno 2009

Ieri ho ricevuto una telefonata di propaganda elettorale che mi ha lasciato perplesso e mi ha tolto ogni dubbio su certi politici che purtroppo sono stati eletti per decidere per noi. La voce che era entrata in casa mia era quella quella del politico che ossessivamente sentiamo invocare la privacy per se ma che lui stesso non rispetta quella degli altri, sarebbe interessante sapere come è venuto in possesso del mio numero di telefono, legalmente no di certo, poichè il mio nominativo non risulta sull’elenco telefonico, dunque se è giusto che vi sia la privacy per lui che è il presidente del Consiglio è giusto che sia rispettata anche la mia che sono l’ultimo cittadino italiano.

Casale Monferrato e l’industria del cemento

mercoledì 3 giugno 2009

Di questa bella gita, pur nell’inclemenza del tempo per l’intera giornata, sono moltissime le cose interessanti da ricordare, ma su tutte, una in particolar modo: l’ospitalità.
Ovunque siamo stati, abbiamo trovato un’accoglienza eccezionale ed una cordialità unica: questa gente del Monferrato è davvero encomiabile!
Siamo partiti di mattino con il bus, accompagnati dal nostro docente di archeologia industriale Dr. Lupo, che è stato prodigo di nozioni sulla storia dell’industria del cemento, che nelle colline casalesi ha avuto un ruolo di particolare importanza per lo sviluppo economico del territorio.
Durante il viaggio, abbiamo potuto osservare le vecchie fabbriche dismesse per la produzione del cemento ed i vecchi piloni di sostegno delle teleferiche, che portavano la marna dalla miniera allo stabilimento.
Arriviamo a Casale Monferrato e la prima tappa è la visita al castello, che in realtà è stata una fortezza medievale del XIV secolo.
Qui troviamo ad attenderci il Sig. Riccardo Coppo, assessore nella attuale Giunta ed ex sindaco di Casale Monferato.
Veniamo ospitati in una gran sala ristrutturata dove, fra l’altro, trova ora posto, la biblioteca per i giovani.
L’assessore, con dovizia di particolari, ci spiega che il castello, nella sua recente parziale ristrutturazione, già fornisce una chiara idea delle sue potenzialità: diventerà, infatti, un importante polo culturale di Casale Monferrato, con servizi permanenti per i cittadini, attività di carattere artistico ed attrazione turistica, nonché attività formative e seminariali, specie per i giovani.
Essendo attualmente il castello nel bel mezzo di una gran piazza adibita a parcheggio ed area mercato, l’ambiziosa idea dell’assessore è anche quella di far passare un progetto che preveda la riqualificazione della piazza con una degna area verde.

Terminata la visita al castello, l’assessore, gentilissimo, ci accompagna alla sinagoga.
Attraversiamo con lui la piazza, ammiriamo una bella chiesa barocca ed entriamo nel cortile interno di una bellissima villa d’epoca.
Ci facciamo attirare anche dal profumo intenso di biscotti fumanti e giungiamo in una bella pasticceria, dove molti di noi si affrettano ad acquistare i famosi krumiri caldi, appena sfornati.
Arriviamo alla sinagoga, volutamente ben celata all’esterno, avendo l’edificio una facciata anonima, del tutto simile alle abitazioni circostanti.
All’.interno incontriamo una signora ebrea (facente parte di una delle poche famiglie ebree rimaste), che ci racconta la storia di questo luogo di culto.
Il tempio israelita di Casale, ci spiega, è, senza dubbio, la sinagoga più sontuosa tra quelle ancora esistenti in Piemonte; un gioiello d’architettura e decorazione ebraico-piemontese, risalente al 1595.
Fu in seguito parte integrante della zona del ghetto dove gli ebrei erano costretti a vivere e svolgere le loro attività.

Usciti dalla sinagoga, sempre accompagnati dall’assessore, ci dirigiamo verso il duomo di Sant’Evasio.
Questo monumento è il più antico della città, una delle più importanti cattedrali in stile romanico-lombardo del Piemonte.
Alla bellissima facciata, incorniciata dai due campanili laterali, vennero, in un periodo successivo, addossate le due case laterali, con funzioni di rinforzo.
Bellissimo l’atrio ed imponente la cattedrale all’interno, suddivisa in ben cinque navate.

Lasciato il duomo, ci dirigiamo, sempre a piedi, verso Palazzo Gozzani di San Giorgio, ora sede del Municipio.
L’ingresso porta nell’elegante androne sorretto da colonne ed allo scalone a due rampe, arricchito da elegantissimi putti.
Le sale che visitiamo sono una più bella dell’altra. Soffitti decorati ed affrescati, pregevole la sala rossa ed elegante la sala da ballo, ora sala consiliare.

Ora ci trasferiamo con il solito bus a Coniolo Monferrato, per il pranzo.
Ci accoglie un simpatico ambiente, tavole già imbandite, personale cortesissimo.
Il pranzo è anticipato da una breve ed interessante presentazione filmata sulle peculiarità del territorio, alla presenza del sindaco, geom. Giovanni Spinoglio.
La cucina si conferma d’ottima qualità e tutti mangiamo con buon appetito.

All’esterno, poco distante dal locale, lungo i giardini del paese, ci attende un appuntamento irrinunciabile: la mostra mercato florovivaistica di Coniolo, la cosiddetta “Coniolo Fiori”, in fase avanzata d’allestimento per la manifestazione ufficiale prevista per il giorno successivo.
La mostra è abbinata, ci dicono, al concorso di progettazione “la rosa nell’arredo urbano”.
Vi sono fiori e pianti d’ogni tipo ma su tutte primeggiano le rose, bellissime, nonostante l’abbondante pioggia caduta.

Il pomeriggio è riservato a quella che è stata la principale attività economica del territorio: la produzione del cemento.
A questo scopo ci spostiamo ad Ozzano, per visitare l’Industria Cementi Giovanni Rossi S.p.A..
Iniziamo il giro della fabbrica, seguiti da una guida espertissima, dipendente dell’Azienda, proprio mentre la produzione è in pieno svolgimento, ciò che rende la visita ancor più interessante.
Al termine ci attende un abbondante rinfresco, gentilmente offerto dall’Azienda.
Usciamo dalla fabbrica e, con un’altra guida, visitiamo alcuni cementifici dismessi, esempi superbi d’archeologia industriale.

Ma non è ancora finita. Veniamo, infatti, accompagnati poco distante, per visitare il museo per la storia del cemento, dove incontriamo anche il sindaco dr. Angelo Pansecchi. Un’interessante quanto completa raccolta di materiale relativo alle attività minerarie e, fra i reperti conservati, un bel vagonetto dell’inizio del ‘900, adibito al trasporto della marna.
E come se ciò ancora non bastasse, alla fine della visita al museo, c’è riservata la piacevole sorpresa di un nuovo rinfresco, con prodotti fatti in casa e fragole freschissime, unitamente al una degustazione di vini locali, che molti di noi si apprestano a comperare.
Evviva l’ospitalità e la cortesia di questa straordinaria gente del Monferrato.