Archivio della Categoria 'Ricordi'

Ricordo natalizio

giovedì 28 dicembre 2017

…ricordo le festività natalizie della mia lontana fanciullezza…una famiglia, la mia, dove le scarse risorse erano centellinate per l’essenzialità…dignitosamente, quasi con austerità… nel pranzo di Natale, di Capodanno e della Epifania..,alla nostra tavola, si aggiungeva, sempre,una mia coetanea, ospite della “Casa di carità”…era l’ospite privilegiata…la mia mamma serviva lei per prima e a lei spettava la parte più gustosa della pasta ripiena e le premure più affettuose! La sua presenza certificava la festa…ricordo, ad ogni approssimarsi delle festività natalizie, i suoi occhi vivaci e i suoi capelli quasi  rapati…Un senso di fastidio al pensare alla nevrosi che presto ci assalirà…all’uragano di “pensierini”…di luminarie…di cenoni…al vortice pagano che ci avvolgerà…e penso con nostalgia a quella lontana e gustosa pasta ripiena…alle “grispelle” ancora calde…a qual povero pranzo natalizio reso santo e lieto da quegli occhi vivaci e da quella testa quasi  rapata…

 

Filomena Malacrinis

Le mie origini

lunedì 6 ottobre 2014

 

Questa foto è del 1908. l’ho postata per documentare uno spaccato di vita di montagna.

Mio nonno e alcuni miei zii compreso mio padre erano calzolai, e abitavano in una frazione sul Monte Baldo, un posto bellissimo per passare una vacanza ma a viverci a quel tempo era molto duro .

Questa situazione ha convinto mio padre ad emigrare a Settimo, dove trovò lavoro alla Snia Viscosa.

Quando io ritorno in quei luoghi la mia fantasia corre ai racconti di mio padre, così vado alla ricerca dei posti sentiti nei racconti e rivivo i momenti e la vita dura degli abitanti di quel tempo, rivedo le gallerie che mio padre al tempo della prima guerra mondiale ha dovuto scavare non essendo ancora in età per combattere, ma rivedo anche le montagne e i boschi su cui mio padre ha trascorso la fanciullezza e devo dire che lo invidio perchè dev’essere stato bellissimo scorrazzare lungo i canaloni e sulle cime dei monti alla ricerca di funghi, nespole e purtroppo, riprovevole secondo la nostra cultura, uccellini, principalmente pettirossi, presi con gli archetti. Questa era l’unica opportunità di mangiare un po’ di carne, pensate che mi raccontava che a volte con un uovo sodo sbriciolato in un piatto colmo di aceto e con un po’ di polenta tutti intingevano e  si sfamavano in 8 bambini  più i genitori.

per blog

 

 

 

Altri tempi > suta la tur

venerdì 26 aprile 2013

 

Ricordi di altri tempi.

Da sempre  i ragazzi di Settimo si ritrovavano nel tempo libero a giocare in piazza fino a quando un brutto giorno la vita cambiò radicalmente le abitudini, arrivò il progresso con le automobili a invadere piazze e strade, la televisione, la piscina, la palestra, il tennis, il calcio…, no, il calcio esisteva già ai miei tempi ma non c’era  l’obbligo come  adesso di recarsi all’allenamento quotidiano,  allora tutti i momenti erano buoni per correre dietro a una palla per divertimento, ci si contava poi si divideva per due e fossimo stati in   ventidue  o fossimo stati in ventisei era la stessa cosa, si cominciava la partita infinita, senza tempi, fino all’esaurirsi del tempo libero e dei partecipanti, perché c’erano anche i compiti da fare.

La piazza Vittorio Veneto, “suta la tur “, era il luogo ideale poiché aveva la caratteristica di essere  sterrata e senza traffico ma con un piccolo inconveniente che però non impensieriva di certo i ragazzi di quel tempo: era fiancheggiata da un canale, il Freidano, che serviva ad azionare le macine del mulino situato in fondo alla piazza, Il canale  aveva una larghezza di parecchi metri  ed era sempre pieno d’acqua che a monte della piazza ne usufruivano  i numerosi lavandai situati lungo il canale, l’attuale Viale Piave. Puntualmente il pallone finiva nel canale ma bastava scavalcare la ringhiera di un  ponte e afferrarlo al suo sopraggiungere trasportato dalla corrente, manovra consolidata nel tempo, senonché un bel giorno, anzi un brutto giorno, un ragazzo  di nome Renzo Coggiola scavalcava la ringhiera si afferrava ad una sbarretta e si sporgeva sull’acqua, come si faceva in quei casi, ma la sbarretta con uno schianto si ruppe e tra  le risa di noi incoscienti,  cadde in acqua annaspando per vincere la corrente ed evitare di essere trascinato sotto il ponte che in quel punto formava un tunnel di una cinquantina di metri per terminare poi fra le pale del mulino, A scuoterci da quel momento  che ci era sembrato comico giunsero le grida di una signora che aveva assistito alla scena, la mamma di Francesco e Luciano Amore, anche loro partecipanti con noi, che ci sollecitava ad aiutarlo e dargli una mano per guadagnare la riva e la salvezza.

Era inverno,  i mucchi di neve contornavano i lati della piazza, fu una vera fortuna che quel giorno  non sia finito in tragedia e con l’aiuto della signora Amore, che subito aveva provveduto a cambiargli gli abiti bagnati, Renzo non si prese neanche un raffreddore.

Nando

vita in mare

mercoledì 12 settembre 2012

Auguri a TUTTE LE MAMME!!!

martedì 1 maggio 2012

Con l’approssimarsi della festa più bella dell’anno, ho voluto formulare il mio augurio a TUTTE le MAMME.
Un pensiero particolare è rivolto a colei che non le importò di cambiare la sua vita per avere il mio…. AMORE…. in cambio.

A TE MAMMA!!!
Nel tepore di un soffice grembo materno, accettavo deliziata quella voce dolce e gentile giungermi ovattata da uno spazio lontano, una ninna-nanna rassicurante rivolta proprio a me.
Che cosa era questa dolce melodia che tanto mi allietava? a chi apparteneva quella voce che mi sussurrava parole sconosciute? non lo sapevo ancora, ma intuivo fosse qualcuno di speciale, che certamente mi amava, mi desiderava, mi aspettava. Così dolcemente cullata, trascorrevo felice i miei giorni, fino a quando fui investita da un’onda che impetuosa mi spingeva verso un chiarore sconosciuto…che paura…che dolore…non volevo uscire dal mio amato guscio. Una luce accecante mi ferisce gli occhi, rumori assordanti mi lacerano i timpani, i miei polmoni sembrano scoppiarmi in petto…ma dove sono? cosa succede? spaventata urlo con tutte le mie forze, scoppio in un pianto dirotto tremante e infreddolita, e poi…poi sento il calore che improvvisamente mi avvolge, riconosco quella voce che a lungo mi accompagnava, avverto il profumo di una pelle familiare.
Ora so chi sei…sei la MIA…MAMMA…e finalmente serena e tranquilla posso riposare rannicchiata contro il TUO CUORE.

Filomena

GIORNATA DELLA MEMORIA (27 GENNAIO)

giovedì 26 gennaio 2012

L’OLOCAUSTO NON E’ MAI ESISTITO….L’OLOCAUSTO E’ UN MITO….

Soltanto una mente che vuole rimuovere l’orrore di ciò che l’uomo è stato capace di fare ad altri uomini, donne e bambini può arrivare a tanto, alla negazione di un’allucinante realtà che mito non è affatto, che preferisce mentire a se stesso pur di sostenere e condividere un eccidio di massa tanto feroce e bestiale che lo marchierebbe a vita quale infame e disumano simpatizzante di un tale sterminio.
Non possiamo dimenticare, non possiamo farlo dimenticare questo olocausto, è necessario che anche le future generazioni ne siano resi ben consapevoli affinchè non si ripeta MAI PIU’.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=htoYraWjyR4&feature=related[/youtube]
Filomena

Dai monti al mare

martedì 24 gennaio 2012

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=LjQBD59TeRs&feature=share[/youtube]

Questo titolo e semplicemente per poter ricordare le varie fasi della vita di noi uomini,chè da quella cuotidiana ,si passa alla frenesia di una crociera magari sfortunata.Quando io navigavo in marina militare ,cualche volta anche noi ci siamo trovati in dificcolta ,ma il comandante rincuorandoci diceva che in mare non ci sono delle Osterie è congludeva dicendo che chi va per mare ho e pazzo o senza famiglia.

Pellegrinaggio

domenica 9 ottobre 2011

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Il giorno 21 settembre, il gruppo Parrocchiale Serenitas di san Giuseppe artigiano si è recato in pellegrinaggio ai santuari  della Madonna della Guardia e poi a quello del Bambin Gesù di Praga tutto organizzato dalle animatrici della Parrocchia. Tutto si è svolto in una bella giornata di sole all’aria aperta con il profumo dei fiori e delle montagne. La giornata si conclude prima con una preghiera alla madonna e al Bambin Gesù e poi con il pranzo al ristorante tipico del luogo. Nel pomeriggio il ritorno alle ore 18 con pulman gran turismo e arrivo a Settimo ore 20,30

IL Sipario del Villaggio Fiat

domenica 17 aprile 2011

 Un progetto d’arte pubblica che vuole raccontare attraverso laboratori di narrazione e cucito: IL VILLAGGIO FIAT:evocare la memoria storica del luogo, dare spazio e tempo alle persone che vi abitano o che ne conoscano la storia.

L’obiettivo è quello di realizzare, con la collaborazione dei cittadini, un sipario teatrale nato a partire dalle memorie e dall’esperienza condivisa.

Il progetto, ideato dall’artista Yael Plat, è nato nell’ambito del progetto www.situa.to promosso dalla Regione Piemonte e dalla compagnia di San Paolo di Torino, nella fase di realizzazione prevede anche il coinvolgimento della città di Settimo Torinese, fra cui L’UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’

Nello spazio sottostante,  alcune allieve e parte del direttivo presso  la sede dell’UNITRE ,  durante le ore di laboratorio.

Filomena

Juri Gagarin, 50 anniversario dell’uomo nello spazio

martedì 12 aprile 2011

JURI GAGARIN, pilota militare sovietico il 12 Aprile 1961 (esattamente 50 anni fa), uscì per la prima volta fuori dal nostro pianeta. Unendoci alla celebrazione di tutto il mondo, noi dell’UNI3, vogliamo ricordarlo con questo video.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ko9zgw7yZTk[/youtube]

CURIOSITA’: A differenza degli astronauti di oggi  GAGARIN, non atterrò nella sua capsula. Fu espulso dalla navicella dopo il rientro in atmosfera e atterrò con un paracadute:

Filomena