Archivio della Categoria 'Pensieri'

UNI-TRE

venerdì 24 settembre 2010

TERZA ETA’

Cosi pensano coloro che guardono dall’esterno l’università delle tre età.

Che tristezza il pensier di una vita a breve, stan’ li tutti insieme ad’aspettar.

Ma cosi non è, son loro all’onor del mondo, che cento e mille cose ancor, son

bravi a far.

C’è chi dipinge, c’è chi fa scultura, c’è chi pratica il cucito, cosi la mente fan lavorar.

Con il computer sì dan da far e con le lingue straniere, son bravi a imparar.

In quanto a recitar chi meglio di lor  lo sa far, certo dai docenti sì fan aiutar.

Ai docenti proprio a lor che due righe voglio dedicar, son bravi e preparati

il lor tempo dedicano a gli altri, permettendo lor di migliorar.

Alla presidente che soave e sempre sorridente, concede loro ogni capricciosità.

Alle autorità che con bontà e severità c’è ne danno la possibilità.

Altro che terza ETA’ qui a l’UNITRE nessuno sta ad aspettar.

Piero Bellina.

 

 

Bavaglio o museruola

mercoledì 16 giugno 2010

Al mio Bobi, io non metto il bavaglio e neanche la museruola. Anche il cane come tutti gli animali desiderano di essere liberi ed avere la loro democrazia, non come vuole il nostro governo, vedi intercettazione, lodo Alfano, Schifani e quanto altro.
La democrazia non si impone ma è un qualcosa che si sente dentro alla propria persona.

LA LEGGE:LA GIUSTIZIA

venerdì 22 gennaio 2010

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Da quando si parla di giustizia? Da sempre, si è pensato che fosse uguale per tutti ma con questi decreti, con il processo breve, con i lodi di destra, di sinistra, non ci si raccapezza proprio. Se ben ricordo l’immunità parlamentare dovrebbe essere stata tolta con il referendum già fatto tempo fà. A meno chè il bue esce dalla porta ed entra dalla finestra. Lo stesso dicesi per le elezioni. Prendiamo ad esempio un ministro in carica, che si candida a Sindaco di una città, dovrebbbe dimettersi prima della sua candidatura, al pari di un operaio che non può svolgere una doppia attività lavorativa. A mio avviso i presidenti delle due camere e tutta la maggioranza sono alle dipendenze di chi li paga, e a pagarli è lo stato cittadino con le tasse dei contribuenti. Perciò invito tutti a essere uomini liberi di decidere senza farsi influenzare, dall’imprenditore….. o dal CAPO di tutt….

CHI ne fà le spese?

mercoledì 9 dicembre 2009

Da quando è stato cancellato lo Statuto dei diritti dei lavoratori

 

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Dai tempi lontani che io ricordo, il TFR era una cosa sacra, per tutti quei  lavoratori che speravano  di aver messo qualcosa da parte per quando si era più anziano e aumentava la necessità di spesa, vuoi per malattia, per affitto di allogio, come per tutte le altre cose di questo mondo. Visto il prelievo che il governo intende fare per la finanziaria, decide il prelievo dai conti INPS senza interpellare nè sindacati ne lavoratori. Noi in quei tempi cercavamo di contrattare, oggi non si può più perchè questo governo blocca tutto, finanziaria, processi brevi e quanto altro non per il bene del paese, ma solo per il loro tornaconto. in questo stato di cose… mi chiedo il perchè non si dimezzano il loro stipendio da favola e pensassero di più a quelli che hanno perso il lavoro marito e moglie con dei figli piccoli cosi li pregherei di darsi da fare e non litigare sempre, vedi ballarò, anno zero ecc…

 

 

SOCIAL CARD

lunedì 30 marzo 2009

REQUISITI NECESSARI PER AVERE DIRITTO ALLA SOCIAL CARD PARI A 40 EURO MESE PARI A 1,33 EURO GIORNO

Essere cittadini italiani tra i 65 e 69 anni con redditi fino a 6000 euro l’anno, oltre i 70 anni la soglia sale fino a 8000 euro.

Hanno diritto alla social card le famiglie con i figli sotto i  3 anni con un indicatore ISEE di 6000 euro.

Gli aventi diritto devono avere al massimo una casa, un’autovettura (due in caso di una famiglia con i figli minori), essere titolari di una sola utenza elettrica (una domestica e una non domestica per le famiglie con i figli) o del gas (due per le famiglie). Infine non si dovranno avere più di 15000 euro di risparmi in banca od alle poste. L’importo della Social Card è finanziata con 40 euro al mese. Per le domande presentate prima del 31/12/2008 viene caricato l’importo di 120 euro, successivamente ogni 2 mesi. L’operazione viene gestita dalle Poste alle quali ci si deve rivolgere presentando il modulo ISEE compilato.

Nel reddito per la Social Card viene conteggiata anche l’indennità di accompagnamento per le persone con invalidità civile. Per cui una persona non invalida può percepire la Social Card, quella invalida NO.

Il governo stima che siano 1300000 gli aventi diritto alla Social Card, per ora l’hanno ricevuta 580000 aventi diritto di cui attivate 420.000, quindi 120000 sono ancora stazionanti.

La povertà ha anche lei una carta magnetica la Social Card. Così la povertà si sentirà un poco più ricca. Anche i poveri possono avere nel loro portafoglio una tessera da esibire. Quando è uscita la notizia di questa Card mi ha pervaso un senso di fastidio:

1) ho pensato alle difficoltà burocratiche a cui sarebbero andati incontro gli aventi diritto.

2) Perchè esibire una tessera individuabile da che si trova vicino e far conoscere la propria situazione finanziaria’

3) Difficoltà nel reperire i negozi abilitati.

4) La carta è anonima quindi in caso di smarrimento utilizzabile da altri.

5) Pensando che la carta in sè e le transazioni avessero un costo, come cittadina ho chiesto ad un numero telefonico

     della Mastercard  quanto venisse a costare allo stato, mi è stato risposto :”Non siamo tenuti a dare questa informazione”:

Da Altroconsumo  si viene a conoscenza dei costi inerenti alla Social Card : 

a) costo della tessera 0,50 centesimi

b) 2% della spesa agli esercenti

c) Importo di 1 euro per ogni ricarica alle Poste.

Si calcola che quindi complessivamente 7,5 milioni di euro vengono spesi solo per l’emissione e la gestione delle Social Card.

CONSIDERAZIONE: visto che la Pubblica Amministrazione pullula di fannulloni (così veniamo informati dai telegiornali), magari spostandoli nelle opportune sedi, non è più utile far lavorare le persone che già sono pagate, magari facendo i conteggi sulle pensioni aumentandole di 1,33 euro giorno ed aumentare gli assegni  familiari per i figli a carico con meno di 3 anni? Essendo ormai tutto automatizzato detto lavoro porterà via poche ore.

                          

Incidente nucleare

martedì 30 settembre 2008

Ritorniamo sull’argomento

Incidente nucleare

Lunedì 7 luglio 2008 nella centrale nucleare di Tricastin a 5 Km da Avignone, si è verificato un incidente, si tratta di una fuori uscita di acque contenenti uranio le quali si sono riversate nei fiumi circostanti. Gli abitanti della regione sono stati invitati dalle autorità a non bere acqua e non mangiare pesce ed è pure vietato bagnarsi nelle acque contaminate. Dai giornali si è pure saputo che durante l’ultimo anno altri incidenti si erano già verificati che però sono stati tenuti nascosti alla popolazione. Dunque devo ancora credere a quanto dicono che le centrali dei paesi dell’occidente sono sicure? Ma per chi ci prendono?! Io mi chiedo con quale diritto i governanti possano giocare con le nostre vite per un loro tornaconto e prenderci anche in giro pensando che noi beviamo tutte le loro fandonie che ci propinano?
Nando

“ANZIANO”

giovedì 29 maggio 2008

Il giorno 9 Maggio , durante la Fiera del Libro di Torino,  mi è casualmente capitato di osservare una locandina promozionale,  in cui la presentazione del progetto relativo al Blog di Settimo,  “Settimocielo…”,  era saldamente legata ad una  parola….ANZIANI !!!!….

Subito mi sono detta: ma io non mi sento anziana !!!! Vero però, che conta anche come ti vede il prossimo.

Cercando la definizione di anziano sul Dizionario della Lingua Italiana ho trovato:

1)  persona di età intermedia tra  la maturità e la  vecchiaia.

2)  Persona con molti anni di servizio in una data azienda, ufficio; estens. pensionato.

…. Mi devo ricredere con queste definizioni sono anziana.

Consulto uno dei miei libri preferiti  ” La potenza del pensiero” di Swami Sivananda , pag. 36

APPLICAZIONE DI UNA LEGGE PSICOLOGICA  

Mantenete il cuore giovane. Non pensate mai: ” Io sto diventando vecchio”. Il pensiero ” io sono diventato vecchio” è una pessima abitudine da sradicare subito. Cercate di non avere mai questo pensiero.  A sessant’anni dite a voi stessi: ne ho sedici”. Diverrete quello che pensate. Affermando questo, si afferma una grande verità. Certissima ed evidentissima. Pensate: ” sono forte” e forte diventerete. Pensate:  “sono debole” e debole diventerete. Pensate: “sono pazzo” e pazzo diventerete.  Pensate “sono saggio” e saggio diventerete.

Ciao ragazzi !! Io opto per questa legge psicologica

Ringrazio la Biblioteca Multimediale di Settimo, tutte le persone che hanno fatto sì che questo blog nascesse, Pari-Go che ci ha seguiti, i blogger,  le autorità intervenute alla presentazione del blog e porgo una richiesta:

i corsi patrocinati dalla Regione Piemonte dedicati alle persone occupate e disoccupate, perchè non estenderli anche ai pensionati? Visti   i chiari di luna di questi tempi…. probabilmente dovranno rimettersi nel mondo del lavoro.

Pensiero

venerdì 16 maggio 2008

La settimana scorsa, alla Fiera del Libro, si è tenuto l’incontro “Digital Divide? No grazie – Anziani e donne straniere in rete”, al quale abbiamo partecipato anche noi di “Settimocielo..”.

Di questo stavo parlando, a casa, con mia moglie e mio figlio, lamentando e non condividendo la definizione adottata nei nostri riguardi.
“Canuti ed anziani”, ci hanno etichettati.
Mio nipote, sei anni, che mi stava ascoltando, se ne uscì con un commento che fece ridere tutti….gli altri.

“Nonno- disse- hai ragione, tu non sei così, non sei canuto ed anziano, tu sei vecchio e pelato”.

Accidenti, perchè non sono stato zitto?

Il gioco delle tre carte

venerdì 25 gennaio 2008

“Fate il vostro acquisto signori, è tutto sotto costo.
Fate il vostro acquisto, prendete tre, pagate due.
I prezzi da noi sono bloccati.
Tutto a metà prezzo signori, fate da noi i vostri acquisti.
Prendete oggi, pagate fra tre mesi.”

Le sirene, con le loro lusinghe c’invitano a svuotare i loro scaffali ed a riempire le nostre dispense, le nostre cantine, le nostre case di tanta roba, anche se non strettamente necessaria; soltanto perchè ci illudiamo di risparmiare!

Sarà proprio così? Secondo me, loro se la cantano e se la suonano, ” LA MESSA DEL RISPARMIO” e mi chiedo: ma questi signori, lavorano per gioco? Sembrerebbe di si, visto che vendono ; a metà prezzo, o sottocosto, o prendete tre pagate due, o prendete adesso pagate poi, ecc. ecc.

Ma chi determina il giusto prezzo, se non loro stessi? Come hanno fatto, in occasione del cambio della moneta, quando hanno praticamente raddoppiato i prezzi. E non contenti di aver impoverito la gente, famelicamente, continuano ad aumentare i prezzi, nascondendolo con i suddetti strattagemmi.

Intanto i lavoratori sono costretti a lottare mesi per ottenere un misero aumento dei loro stipendi, diluito negli anni di durata dei loro contratti di lavoro.

I pensionati attendono l’inizio di ogni anno per recuperare qualche briciola dell’inflazione avvenuta nell’anno precedente.

Dicono che: “LA GRANDE DISTRIBUZIONE TIENE BASSA L’ INFLAZIONE”.
Come poeti fanno anche le rime, pur di abbagliare i consumatori.
E continuano a riempirci le cassette per la posta della loro propaganda, tanto le loro cartacce le paghiamo noi, col ricarico sui prezzi dei prodotti, la prima volta e, successivamente, per il loro smaltimento, (così il festival dello spreco è ancor più bello).

La realtà ci dice che non si riesce più ad arrivare a fine mese, anche perchè ciò che ieri costava “X” oggi costa “X+Y” e domani costerà “X+Y+Z” e così via.
Sugli stessi binari si muovono gli Istituti di Credito, che invitano a rivolgerci a loro per piccoli o grandi prestiti.

Noi possiamo difenderci, solo facendo i nostri acquisti con oculatezza e senza cadere nel tranello delle loro lusinghe. Particolarmente a quelle dei suddetti Istituti di Credito, ricordandoci che: i prestiti bisogna poi restituirli alle condizioni da loro imposte.
Intanto la mia buca della posta, necessita daccapo d’essere svuotata!

“QUESTA CARTA E’ QUELLA CHE VINCE; SIGNORI, FATE IL VOSTRO GIOCO”

Pensieri: Euro, Euros o Euri?

sabato 12 gennaio 2008

Non ho ben capito il perchè, e chi lo ha deciso, che la nostra attuale moneta quando è uno, è “un Euro”, ma anche quando sono due, cento o mille, sono sempre “Euro”.

Perchè non Euros o meglio Euri?
Vi ricordate le vecchie Lire? Quando era una, era “una Lira”, ma bastava che diventassero due e, anche se non valevano assolutamente nulla, diventavano “Lire”.

Stessa cosa, nella nostra lingua, anche le altre monete obbedivano a questa regola. Vedi; Franco> Franchi. Marco> Marchi, Sterlina> Sterline, ecc. ecc.

Mi pare che in qualche altro Paese europeo, il Portogallo per esempio, adotti la vecchia regola; um Euro, dois Euros e così via.

Mi piacerebbe che anche noi seguissimo l’esempio. Anche perchè, con i chiari di luna attuali e col potere d’acquisto sempre più ridotto, il pensare agli euro dello stipendio o della pensione al plurale, mi darebbe l’illusione di avere il portafoglio più gonfio. Dico bene o sbaglio tutto?

Non vorrei però che questa impressione l’avessero poi i nostri beneamati governanti ( futuri, gli attuali e i passati già l’hanno avuta), con conseguenti ulteriori tagli, per “Una nuova, giusta ed equa Finanziaria”.

Allora! Euro, Euros o Euri? Ma ripensando all’ultima mia considerazione, per non indurre in tentazione i sigg. TPS e Visco, forse è meglio, (anche se non mi piace), continuare con, un “Euro”, due “Euro”, cinque “Euro”………!