Archivio della Categoria 'UNI 3'

IL Sipario del Villaggio Fiat

domenica 17 aprile 2011

 Un progetto d’arte pubblica che vuole raccontare attraverso laboratori di narrazione e cucito: IL VILLAGGIO FIAT:evocare la memoria storica del luogo, dare spazio e tempo alle persone che vi abitano o che ne conoscano la storia.

L’obiettivo è quello di realizzare, con la collaborazione dei cittadini, un sipario teatrale nato a partire dalle memorie e dall’esperienza condivisa.

Il progetto, ideato dall’artista Yael Plat, è nato nell’ambito del progetto www.situa.to promosso dalla Regione Piemonte e dalla compagnia di San Paolo di Torino, nella fase di realizzazione prevede anche il coinvolgimento della città di Settimo Torinese, fra cui L’UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’

Nello spazio sottostante,  alcune allieve e parte del direttivo presso  la sede dell’UNITRE ,  durante le ore di laboratorio.

Filomena

Juri Gagarin, 50 anniversario dell’uomo nello spazio

martedì 12 aprile 2011

JURI GAGARIN, pilota militare sovietico il 12 Aprile 1961 (esattamente 50 anni fa), uscì per la prima volta fuori dal nostro pianeta. Unendoci alla celebrazione di tutto il mondo, noi dell’UNI3, vogliamo ricordarlo con questo video.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ko9zgw7yZTk[/youtube]

CURIOSITA’: A differenza degli astronauti di oggi  GAGARIN, non atterrò nella sua capsula. Fu espulso dalla navicella dopo il rientro in atmosfera e atterrò con un paracadute:

Filomena

Cenone di Fine Anno

venerdì 14 gennaio 2011

In occasione del FINE ANNO l’UNITRE, come sempre, ha voluto rivolgere il suo pensiero, in modo particolare, ai suoi iscritti.
Iniziativa che risale a parecchi anni che tende a consolidarsi e, ci auguriamo sia di buon auspicio a spronarci per raggiungere traguardi sempre migliori.
Siamo orgogliosi esaltare lo slogan che lo identifica:
UNIVERSITA’, UMANITA’, UMILTA’.
L’UNITRE va visto come un luogo non solo di apprendimento e di crescita, ma un ambiente ideale per le persone che sono costrette a vivere la maggior parte del suo tempo da sole, con conseguente disagio.
Spesso le feste Natalizie che dovrebbero essere un’opportunità per riunirci in famiglia, diventano un’ennesima occasione in cui gli anziani vengono abbandonati a se stessi.
Non perdiamoci d’animo e avanziamo fiduciosi, considerando l’UNITRE una seconda famiglia; per quanto mi riguarda lo è già.
In maniera piuttosto sintetica, cerco di descrivervi come si è svolta la serata in argomento, e quali sono stati i preparativi:
Alcuni giorni prima i soci interessati, ci siamo riuniti e abbiamo preso degli accordi, sia per quanto riguardava il menù, sia per i vari compiti da attribuire ad ognuno di noi. Dovendo stare insieme, è anche bene operare insieme.
L’aula d’informatica, è stata trasformata in un vero e proprio salone delle feste.
Addobbi natalizi, striscioni e tavoli imbanditi a festa hanno contribuito a rendere un clima di vera convivialità.
Tavolate stracolme , con dolciumi, spumante, buffet dolce e salato.
Ognuno di noi si è cimentato a preparare la sua specialità con maestria. I nostri volti, lasciavano trasparire sorrisi e sguardi positivi, quasi a confermare il piacere di trovarci in un contesto umano e familiare.

L’arrivo della mezzanotte si è contraddistinta a suoni di spumante, panettone, pandoro e note musicali.
Non poteva mancare , il tradizionale saluto di FINE anno della nostra CARA Presidente Rosangela Cravero e dalla Presidente Nazionale Prof.ssa IRMA MARIA RE, donna eccezionale, ricca di umanità che ha speso 50 anni della sua vita dedita al servizio culturale e sociale.
Un merito particolare va attribuito, al caro amico
Piero Bellina, che ha animato la serata, un vero e proprio DJ, quasi da fare concorrenza al noto “Fiorello”
Da non trascurare, è il nostro reppresentante degli studenti, Michele Colonna. Con la sua macchina fotografica digitale a tracolla, ha immortalato i momenti più festosi della serata. Dopo il brindisi di mezzanotte, ci siamo scatenati con la Baciata, anche se personalmente sono un vero disastro.
Verso le 02,00 con la sbornia allegra, abbiamo iniziato ad abbandonare il locale.
L’augurio che possiamo farci , è di impegnarci a camminare insieme durante questo NUOVO ANNO, affinchè sia più ricco di UMANITA’ e solidarietà, rendendoci capaci di trasmettere Amore verso chi ci circonda. Che la nostra società
possa dare vita ai nostri anni, visto che non si può dare anni alla nostra vita, ma se vive più sereni magari si allungano anche quelli della nostra vita!!!!

Un saluto circolare Filomena

CAI/UNITRE

lunedì 25 ottobre 2010

Il Club Alpino di Settimo e l’UNITRE domenica 24 ottobre 2010 hanno organizzato una gita sulle  montagne della valle di Lanzo. La giornata è stata allietata dal bel tempo contro tutte le previsioni meteo che segnavano pioggia e neve. L’iniziativa è stata accolta favorevolmente da ambo le parti come occasione per conoscersi tra amanti della montagna. La gita si è svolta sui sentieri dei “3 Rifugi” e come di abitudine, cosa che accomuna entrambi i sodalizi, conclusa con scorpacciate di torte e dolcetti confezionate dalle gentili signore partecipanti.

Alcuni partecipanti

La cascata di Val Garavaglia

mercoledì 13 ottobre 2010

E chi lo sapeva? A  Castiglione Torinese  c’è una cascata!

Allora organizziamo una gita  escursionistica, bici e camminata.

Si parte da Settimo Torinese, presso la sede Unitre. Un bel gruppo  di quindici  persone   (maschi e femmine).

Tutto fila liscio fino  a Castiglione centro, dove ci attende un amico del luogo.

Si procede per via Caudana, fino all’incrocio con la strada per Cordova e, prendendo a destra, la strada comincia a salire in modo preoccupante. E’ ancora strada asfaltata, ma già c’è chi deve rinunciare alla bici ed inizia a camminare, bici al fianco.

Dopo  qualche centinaio di metri si lascia l’asfalto per immettersi in un sentiero che entra decisamente nel bosco.  C’è chi ancora procede in bici e chi, invece,  vi rinuncia subito ed inizia a camminare, sempre con la bici al fianco.

Il sentiero è bagnato e talvolta scivoloso,  a causa delle piogge dei giorni precedenti  e non tutti i partecipanti  sono aquipaggiati per tali condizioni ambientali.

L’amico Gianfranco, per esempio, con le sue scarpette  da ciclista puro, continua ad imprecare  per le avverse  condizioni ambientali, ma procede comunque  senza grossi intoppi.

Arriviamo all’incirca  a metà percorso e dobbiamo lasciare le biciclette perché risulta impossibile proseguire con tale mezzo.

Il  sentiero procede in salita e noi iniziamo la camminata  in gruppo,costretti spesso ad attraversare il rio che ci affianca, talvolta a destra  e talaltra a sinistra, superando tronchi  d’albero caduti e massi che ostacolano il cammino.

Finalmente, dopo  diverse peripezie e” benedizioni” all’indirizzo di Nando,  l’organizzatore, ci troviamo di fronte ad una parete alta almeno otto metri e larga cinque, che, con un rivolo d’acqua che le scende mestamente, sembra volerci dire:  io sono la cascata!

Il ritorno scorre  abbastanza tranquillo, con una breve sosta presso la casa di un amico di Castiglione per una breve pausa ristoratrice.

Il Bagolaro di San Gimignano

lunedì 11 ottobre 2010

Ho assistito, proprio oggi 11 ottobre, nei locali dell’Unitre di Settimo, all’incontro con Luisa Pulcher, autrice dell’opera letteraria “Il tempo è un albero che cresce”.
A dialogare con l’autrice c’era la dottoressa Tiziana Tiziano, apprezzata docente all’Unitre.

A parte l’interesse generale per il libro, mi ha colpito la curiosità dei presenti per l’albero bagolaro, di cui si parla nel libro.

La scorsa settimana ho effettuato con mia moglie un lungo giro per l’Italia, allo scopo di visitare alcune località della Toscana e delle Marche e, guarda caso, nella bellissima città di San Gimignano, oltre agli stupendi palazzi ed alle innumerevoli torri presenti in questo luogo, abbiamo ammirato, in una piazzetta, un bagolaro speciale, che ho anche fotografato.

Ecco cosa si scrive dell’esemplare che domina la piazza:

Carta d’identità

Specie: Bagolaro Celtis Australis
Famiglia: Ulmaceae
Aspetto generale: è un albero maestoso e robusto a chioma rotondeggiante, in discrete condizioni vegetative
Altezza: 24 m.
Circonferenza del fusto a 130 cm. d’altezza: 4,83 m.
Diametro medio della chioma: 22 m.
Età: circa 150 anni

Il Bagolaro è conosciuto anche con il nome di “spaccasassi”, poiché il potente apparato radicale riesce a penetrare nelle fessure delle rocce, favorendone lo sgretolamento. E’ una specie che si adatta a suoli con humus scarso prediligendo le esposizioni soleggiate. E’ un elemento costitutivo dei boschi termofili, associandosi con querce, carpini neri ed ornielli.

Curiosità
Un tempo, il legno duro ed elastico del bagolaro veniva utilizzato per fabbricare attrezzi e strumenti resistenti alla sollecitazione: ruote e stanghe delle carrozze, remi, manici di frusta, bastoni da passeggio, basti ed arnesi per il tornio.  I frutti, molto appetiti dagli uccelli, contengono semi da cui si estrae un olio da sapore gradevole, mentre dalla corteccia e dalle radici si ricava un principio tintorio giallo.

bagolaro di San Gimignano

Gian

Regolazione suono delle Campane

lunedì 27 settembre 2010

In questi ultimi tempi, possiamo definire una battaglia a cielo aperto  quello che si sta verificando  nell’ambito della chiesa cattolica.
Eliminazione dei crocifissi, abolizione del suono delle campane, abbattimento delle chiese e degli uomini ad essa facente parte.
A mio avviso in un clima di continua tensione, non bisogna essere litigiosi ma uniti! I conflitti si superano con il dialogo e non con l’odio e la discordia.
Tornando al discorso delle campane, abbiamo appreso che a Pisa l’unione Atei chiede al Comune di regolamentare il suono delle Campane perchè troppo rumorose  e di conseguenza fastidiose.  Sono d’accordo ad ammettere che il suono delle campane per qualcuno può risultare fastidioso,  e che comunque vanno suonate in modo adeguato alle diverse sensibilità.
Ma chi ci protegge dal rumore assordante delle moto, dall’intenso traffico, dalle ferrovie, dai cellulari, dalle sirene che attanagliano le vie principali e le stradelle limitrofe, spesso, nel cuore della notte?
Le campane con il suo suono e i suoi rintocchi segnano il  tempo che passa e comunicano la gioia della festa, rendono viva la chiamata di Dio alle relazioni profonde, quelle che non sfruttano e non fanno violenza.

In questi ultimi tempi, possiamo definire una battaglia a cielo aperto  quello che si sta verificando  nell’ambito della chiesa cattolica.Eliminazione dei crocifissi, abolizione del suono delle campane, abbattimento delle chiese e degli uomini ad essa facente parte.A mio avviso in un clima di continua tensione, non bisogna essere litigiosi ma uniti! I conflitti si superano con il dialogo e non con l’odio e la discordia.Tornando al discorso delle campane, abbiamo appreso che a Pisa l’unione Atei chiede al Comune di regolamentare il suono delle Campane perchè troppo rumorose  e di conseguenza fastidiose.  Sono d’accordo ad ammettere che il suono delle campane per qualcuno può risultare fastidioso,  e che comunque vanno suonate in modo adeguato alle diverse sensibilità.Ma chi ci protegge dal rumore assordante delle moto, dall’intenso traffico, dalle ferrovie, dai cellulari, dalle sirene che attanagliano le vie principali e le stradelle limitrofe, spesso, nel cuore della notte?Le campane con il suo suono e i suoi rintocchi segnano il  tempo che passa e comunicano la gioia della festa, rendono viva la chiamata di Dio alle relazioni profonde, quelle che non sfruttano e non fanno violenza.

Vorrei concludere con un episodio personale. Durante una visita ad un ammalato nel periodo pasquale alle ore 12,00 irruppe il suono della campana con le sue note a festa.  Mi venne spontaneo chiedergli. “Il suono delle campane, non lo disturbano? Tenendo conto che la chiesa trovavasi a pochi metri da casa sua. Mi rispose:  “Sono la mia compagnia”.

A questo punto, se siamo così sensibili verso gli ammalati non è sufficiente dispensarli dal suono delle campane. Bisogna andare a farle visita là dove vivono, negli ospedali, nelle case di riposo, nell’abbandono dei loro appartamenti.
Dovremmo trovare nel nostro intimo la capacità di essere più pazienti, invece di innervosirci inutilmente.

Filomena

UNI-TRE

venerdì 24 settembre 2010

TERZA ETA’

Cosi pensano coloro che guardono dall’esterno l’università delle tre età.

Che tristezza il pensier di una vita a breve, stan’ li tutti insieme ad’aspettar.

Ma cosi non è, son loro all’onor del mondo, che cento e mille cose ancor, son

bravi a far.

C’è chi dipinge, c’è chi fa scultura, c’è chi pratica il cucito, cosi la mente fan lavorar.

Con il computer sì dan da far e con le lingue straniere, son bravi a imparar.

In quanto a recitar chi meglio di lor  lo sa far, certo dai docenti sì fan aiutar.

Ai docenti proprio a lor che due righe voglio dedicar, son bravi e preparati

il lor tempo dedicano a gli altri, permettendo lor di migliorar.

Alla presidente che soave e sempre sorridente, concede loro ogni capricciosità.

Alle autorità che con bontà e severità c’è ne danno la possibilità.

Altro che terza ETA’ qui a l’UNITRE nessuno sta ad aspettar.

Piero Bellina.

 

 

Gita nel Fantabosco

lunedì 20 settembre 2010

L’UNITRE di Settimo Torinese Venerdì 10 settembre 2010 invece delle consuete uscite in bicicletta hanno calzato gli scarponi e sono partiti per Ceresole Reale alla volta del bosco più bello delle nostre montagne. Oltre ad aver scattato decine di foto sono state fatte scorpacciate di mirtilli e sopratutto di lamponi.
La giornata è stata meravigliosa senza nuvole e con temperatura mite, come si suol dire: una giornata indovinata.
Nando

Lutto all’UNI3

domenica 18 luglio 2010

Sabato 17 Luglio 2010 si è svolto il funerale di Rosaria Aprile, allieva dell’UNI3 di Settimo e appassionata attrice nelle recite di fine anno accademico.
Teatre ha perso la voce femminile più potente e l’attrice più versatile.
In questi anni diversi furono i ruoli ricoperti sempre con padronanza e allegria.

All’UNI3 si sentirà la sua mancanza.

<br /> Rosaria nei panni di una popolana nell'ultima recita

Rosaria nei panni di una popolana nell’ultima recita.