Inceneritore, Settimo Torinese in pool position
Settimo Torinese è stato dichiarato, secondo i tecnici incaricati dall’Ato-R (organismo tecnico per il governo dei rifiuti), il sito più idoneo dove costruire il Termovalorizzatore, seguono i siti di Rivarolo e poi Ivrea.
Nulla ancora di definitivo, ma, secondo quanto scritto sul giornale “la Voce” di mercoledì 28 novembre, ci sono solo questioni burocratiche da espletare, e cioè:
– approvazione da parte dell’Ato-R della graduatoria (13 dicembre)
– pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Piemonte
– 45 giorni di tempo per le osservazioni dei cittadini, comitati e soggetti istituzionali
– controdeduzioni dell’Ato-R
– approvazione definitiva del sito
– affidamento del servizio con gara europea ad evidenza pubblica
Se non ci saranno problemi, l’impianto potrà essere operativo nel 2013-2014
Secondo gli studi fatti (costati circa 100mila euro) dagli esperti, per una questione di venti, le emissioni dell’inceneritore impattano meno su Settimo che su Rivarolo o Ivrea, ricadrebbero nell’area industriale compresa tra il sito e l’ex Agip di Volpiano, zona a bassissima densità abitativa.
Ma chi comanda i venti?
Allora gli esperti ammettono che ci sono delle emissioni, io dico nocive, e si vuole in ogni caso costruire l’inceneritore a danno della salute, anche se di un solo cittadino?
Se verrà fuori, nel tempo (spero mai), che ci saranno aumenti di malattie in questa zona, come si sentiranno con la loro coscienza i promotori dell’inceneritore in questo sito?
Adesso ci proibiscono di viaggiare con le macchine per le polveri sottili, dopo saremo noi che non usciremo di casa per paura delle polveri emesse dall’inceneritore?
Gianky