Sotto la Torre Antica
FINALMENTE! Finalmente qualche cosa si muove sotto la Torre Antica.
Dopo mesi e mesi, per non dire anni, da quando è stato eretto un” Arco Romano” che collega, facendone tutt’uno, i locali dell’oratorio con l’ex edificio della pizzeria La Conchiglia, finalmente qualcosa si è mosso.
Ogni città ha i suoi simboli, le sue piazze, (più o meno grandi, più o meno belle), i suoi monumenti dedicati a personaggi, più o meno illustri, più o meno famosi.
Tu Settimo, ne hai uno che, di tanto in tanto, subisce uno spostamento, voluto forse da qualcuno che ha dimenticato cosa simboleggia, cosa può trasmettere alle nuove generazioni. E’ il sacrificio di inconsapevoli uomini, caduti durante guerre, certamente non volute da loro.
Altri simboli ti contraddistinguono, il campanile della chiesa, appena restaurato, e la Torre Antica, che, occhieggiando tra di loro, proiettano le loro ombre sulle tre piazze al centro della città.
Per la verità, una di esse, forse la più bella, è stata sacrificata al volere dei nostri tempi ( leggesi parcheggio a pagamento per automobilisti), diventando così altra fonte di introito per le casse comunali.
Cosa non si fa per il dio denaro!
Torniamo però al discorso iniziale dell'”Arco Romano”, vero obbrobrio per l’estetica cittadina, ma anche fonte di disagi e pericoli per quei cittadini che si avventurano in quel tratto di strada.
Una struttura di tubi, montata per supportare il risanamento prima, il rifacimento poi, di un edificio che si affacciava su viale Piave, sulla piazza e su via Teologo Antonino.
Questa struttura, momentanea certamente, dura però da tantissimo tempo e ha creato situazioni di pericolosità notevoli.
Ma, dopo tanto tempo, dopo anni di inerzia, finalmente qualcosa si muove. I lavori sono ricominciati e, mi pare, procedono spediti.
I settimesi tornano a sperare che presto l’obbrobrio sparirà assieme ai ruderi, magari in tempo utile per i festeggiamenti del Cinquantenario della nomina al rango di Città.
Auguri Settimo!
10 aprile 2008 alle 21:00
Penso che sia proprio il cinquantenario a fare smuovere l’inerzia che sembrava permanente. Re auguri Settimo!