Dubbi nucleari
In seguito agli accordi nucleari tra Berlusconi e Sarkozy, mi son trovato in crisi, si, perchè ho scoperto di essere del tutto ignorante in materia di leggi, di come si governa l’Italia. Pensate quanto ingenuo io sono, ho sempre creduto che un referendum popolare avesse valore di legge e che tutti, governo compreso, fossero tenuti a rispettare la volontà del popolo, o quanto meno, passati parecchi anni e magari fossero mutate le condizioni che richiesero a suo tempo il referendum, si chiedesse al popolo se si possa soprassedere a tale vincolo. Invece no non deve essere così! In barba a tutti il presidente del consiglio si è presentato in televisione con il solito sorriso con già l’accordo firmato e senza aver risolto i gravi problemi conseguenti. Innanzitutto un manager, degno di questo titolo, si sarebbe prima dovuto preoccupare di trovare il sito per localizzare le centrali, cosa non facile, a meno che non scelga di farle nei parchi delle proprie ville, cosa che sicuramente non avverrà, poi altro problema mai risolto finora, lo smaltimento delle scorie radioattive, per non dire poi che le centrali dell’accordo con i francesi sono di terza generazione, cioè quando eventualmente entreranno in funzione saranno già tecnicamente obsolete. Altro errore l’alto costo, se si pensa che l’energia eolica attuale ha lo stesso prezzo. A questo punto ho il dubbio di essere alla mercè non di manager capaci ma di dilettanti, tranquilli, perché tanto sanno che anche se fanno errori, loro non li pagheranno ma sarà come sempre il popolino a pagare.
2 marzo 2009 alle 13:04
Caro Nando, mi dispiace che ti sei accorto adesso che i referendum non valgono a nulla,tanto vero”sovvenzionamento ai partiti,il processo ai politici,le intercettazioni telefoniche, l’esempio dato in parlamento,i pugni e le parolacce dette dai signori politici mi fanno ribrezzo.Come vedi nel1939 esistevano i balilla oggi vogliono mettere le ronde organizate.Dimmi da chi siamo governati? Ciao Michele.
9 marzo 2009 alle 16:55
Quante verità e spunti di riflessione fanno suscitare le tue considerazioni. Non abbiamo soldi per aumentare le pensioni, ma possiamo costruire centrali nucleari molto più costose di altre fonti alternative. Il ns. Paese ha un tasso sismico molto basso vero? Abbiamo un’estensione di superficie illimitata vero? Perchè non costruire queste centrali vicino alle grandi città, così al primo incidente chi ha più di 50 anni andrà velocemente al cimitero, le casse dell’INPS potranno prosperare, chi ne ha di meno darà lavoro alle case farmaceutiche, tanto leucemie e tumori si spera colpiscano sempre gli altri.
Le scorie del nucleare?….C’è tempo…..ci penseremo, li porteremo sulla luna….o affitteremo qualche campo per seppellirle.
Il Paese deve rendersi meno dipendente dal petrolio? Benissimo: Puntare sull’eolico? Sul Fotovltaico? No deturpano il paesaggio.
Chiedere maggior consapevolezza sulle azioni che si compiono oggi per l’impatto che si avrà domani? Un’utopia, al massimo si chiederà scusa e si dirà ci siamo sbagliati.
Quanto al referendum merita una ricerca su Internet, i pareri sono vari.
16 marzo 2009 alle 10:31
Cari amici, abbiamo letto i vostri commenti sull’articolo di Nando, ma non siamo d’accordo. Visto che siamo abituati a vivere in un certo modo con le comodità che ci vengono fornite dall’alta tecnologia, non possiamo ignorare la necessità di avere fonti di approvvigionamento alternative al petrolio. La vostra
preoccupazione per la gestione delle scorie è motivata, ma poichè in Europa altri paesi gestiscono questo problema con serietà riteniamo che sia una soluzione possibile anche per il nostro.
16 marzo 2009 alle 23:54
Cari amici Livia e Luciano, vi ringrazio per la vostra visita al nostro sito. Le ragioni che mi inducono ad essere contrario al nucleare riguardano principalmente la sicurezza, poichè la salute è la cosa più importante e io per la salute sono disposto a rinunciare, se ce ne fosse bisogno, a qualche comodità, sarà forse perchè ho vissuto buona parte della mia vita in modo spartano ma vi garantisco che non è per niente difficile abituarsi a qualche spreco in meno. L’uranio, che in Italia non abbiamo, lo dobbiamo acquistare all’estero e anche lui prima o poi finirà ed è soggetto agli alti e bassi come il petrolio, in quanto al prezzo in questo momento è meno conveniente del petrolio. Allora perché non buttarsi a capofitto nella ricerca sulle energie alternative per arrivare magari prima di altri?
Gli USA si stanno indirizzando su questa via, sicuramente hanno percepito la fattibilità, dunque investiamo anche noi sul futuro sicuro ed economico per non dover essere sempre alla mercè di monopolisti senza scrupoli.
p.s.: per quanto riguarda la sicurezza delle centrali nucleari provate a cliccare su Google : “incidenti nucleari” e troverete quanti incidenti si sono verificati nelle centrali che ci fanno credere sicure e giudicate se possiamo fidarci di questa gente che ha come unico scopo di vita l’accumulare danaro, costi quel che costi.