Le formiche
L’amico Michele Colonna, prossimo Blogger di Settimocielo, in attesa di avere ufficialmente la sua pass per scrivere di persona, mi ha chiesto di pubblicare il suo primo articolo nel mio spazio, cosa che faccio con piacere.
Eccovi dunque il suo articolo.
Le formiche
L’altro giorno, approfittando di un pomeriggio assolato, sono andato in un parco di Settimo e mi sono seduto sull’erba all’ombra di un grande albero. La mia mente vagava pacifica tra mille pensieri mentre gli occhi rimiravano le montagne che si stagliavano in lontananza. D’un tratto mi sento pizzicare una gamba, mi ritraggo e scruto tra l’erba sulla quale ero seduto.
Uscivano dal formicaio e s’affrettavano… le formichine, c’era un andirivieni quasi frenetico. S’incontravano, si toccavano seguendo l’impulso naturale della loro specie. Cercavano il necessario (trovandolo sempre) per riempire le loro dispense. Si muovevano affaccendate con laboriosa serietà, senza bisogno di “ semafori” o di “ sindaci” o di “leggi scritte”.
Anche l’uomo per secoli e secoli ha seguito il suo istinto, poi evolvendosi ha inventato e costruito dei mezzi che l’aiutassero nel suo sforzo fisico e mentale. Si è dato delle regole e delle leggi, per cercare di arrivare ad una convivenza civile.
Purtroppo, a volte, queste regole vengono disattese, se non addirittura calpestate e derise, sembra che ci impegniamo con più pervicacia nell’eluderle che non nel rispettarle.
2007 D.C. Luogo: Settimo Torinese.
Mi domando e domando ai nostri rappresentanti, che siedono sugli scranni del Consiglio Comunale (senza distinzione di sorta tra maggioranza e opposizione):
-Quante sono ancora le discariche in giro per la città, nonostante il cambio del metodo della raccolta dei rifiuti?
-A quando incontri mirati con possessori di cani per discutere sul problema delle defecazioni dei loro cari amici? ( Problema molto sentito da tutti, specialmente dai “possessori” di bambini).
-A quando multe più severe per coloro che, fregandosene dei divieti di sosta, lasciano il proprio automezzo in posti non consentiti, intralciando il traffico e, in certi casi, impedendo la visuale agli altri automobilisti? Se questo vizio poi contagia (a volte) anche chi dovrebbe perseguirlo, giungiamo al “Festival dell’Anarchia “.
Infine voglio spendere due parole anche per le famigerate multe ai semafori video-gestiti.
Chi sbaglia paga !
Certo si può obbiettare che i semafori non erano regolati bene, che nella svolta a ”sinistra” il giallo durava troppo poco e il traffico rimaneva bloccato. Ma, a parte alcuni di questi casi dubbi, cari concittadini che siete incorsi in questa mancanza, si sarebbe dovuto dire “Rassegnatevi”.
La giustizia non ha cuore e non dovrebbe fare distinzioni tra chi lo ha fatto una sola volta per distrazione e chi invece è un abitudinario, o chi, fingendosi ecologista, inventa la scusa che passando col rosso, senza creare pericoli, si evita di stare fermi col motore acceso ad inquinare l’aria.
Rassegnatevi,…. avrei voluto dire, non volete? Fate ricorso e “buona fortuna”, …. avrei voluto dirvi.
E invece è andata come è andata, come sempre vince chi fa la voce più grossa.
Io, come sporadico automobilista, mi auguro di non incappare in queste infrazioni, ma se ciò dovesse accadere, pagherei! (o dovrei anch’io chiedere clemenza come è appena stata fatta?)
Pagherei e cercherei di trarre insegnamento dalla giusta punizione. Non per timore, ma per il rispetto delle regole, per poter dare un esempio del giusto convivere civile ai miei figli, ai miei nipoti, per amore della legalità.
Pensare che basta poco, basta partire qualche minuto prima, viaggiare con calma, senza tanto scalpitare o strombazzare, come spesso mi capita di osservare, sia in macchina che a piedi.
Per assurdo in quei momenti, mi capita di rimpiangere i tempi andati, di ormai troppi anni fa, quando sulle strade, a farla da padroni, erano i ragli e i nitriti.
Pensando che il petrolio prima o poi finirà, abituiamoci a usare l’automobile solo quando è indispensabile e, per quanto possibile, evitare punizioni svoltando a “sinistra” o improvvise e pericolose svolte a “destra”.
Speriamo che i nostri rappresentanti abbiano imparato qualche cosa anche loro da tutta questa faccenda.
Che è necessario dialogare di più con i cittadini (ma prima, non dopo), che è indispensabile l’osservanza delle regole, affinché non ci siano né vessazioni né infrazioni e tutti possano fare una vita più serena.
Michele Colonna
18 giugno 2007 alle 14:12
questo significa essere civili!!!!
25 giugno 2007 alle 10:10
Sono d’accordo, sicuramente chi ne ha giovato maggiormente sono quelli che realmente sono passati col rosso (e sono tanti), casi impuniti che, speriamo, non siano di esempio.