Personaggi. Quelli del caffè Pagliero. n° 1
Questo caffè si trova in via don Stefano Sales, quella viuzza che incrocia, all’inizio, la zona pedonale di via Italia e sbuca, dopo aver curvato, in piazza della chiesa.
Il locale è piccolo, tre tavolini, quadrati, una decina di sedie, due sgabelli tondi davanti al bancone e tante cose appese alle pareti. Strumenti musicali, locandine di vecchi films, foto di attrici famose ecc. ecc.
Tanti sono i personaggi che lo frequentano, personaggi forse non famosi, ma spesso singolari, sui quali vale la pena di scrivere due righe per raccontarli.
Certamente il personaggio più personaggio di tutti è lo stesso padrone del caffè, Valerio Pagliero.
Di sicuro conosciuto da moltissimi, ma se qualcuno non ha questo piacere, Vado a descriverlo.
Magro, brizzolato , ha passato anche lui gli “anta”, sempre distinto e spesso con variegati papillons al collo, forbito nel parlare, specialmente con le signore, è un uomo enciclopedico, un vero Pico della Mirandola.
Non vi ricordate la data di nascita di quel vostro amico che una volta veniva al caffè? Basta che la chiediate a lui!
Chi era il regista e l’attore che interpretava quella buffa parte in quel film del 1936? Basta chiederlo a lui!
Hai dei dubbi su come funzionava quel proiettore cinematografico fabbricato in Germania nel 1956? Vuoi sapere che modifiche apportargli per renderlo efficiente come quello più moderno del 1963? semplice, basta chiederlo a lui.
Tutto questo e molto altro fa parte del suo bagaglio, come ad esempio il bricolage, (che spesso coinvolge locale e avventori) e il canto.
Valerio infatti è un cantante, ma non da burletta, è un cantante molto valido, sullo stile di Teddy Reno. Lo sanno bene le signore che spesso godono del suo accompagnamento canoro mentre sorbiscono la loro consumazione.
E’ anche regista, organizzatore, produttore di spettacoli musicali, nei quali si cimenta , oltre che nel canto, anche in qualche passo di danza accompagnandosi a graziose fanciulle.Valente cineamatore e fotografo, è anche presidente del ” Club Fotografico il Gambero “.
Oltre a tutto ciò si occupa, casualmente, anche di gestire il suo locale, dove trascorre le sue giornate, ( dalle 9 alle 21, sei giorni su sette ), servendo caffè, cioccolate, punch e quant’altro.
Non azzardatevi però a chiedere un “Marocchino”. Vietato! Il termine esatto è un “Cavour”.
Se poi volete un aperitivo speciale, siete capitati nel posto giusto. Accennate appena a quali sono i vostri gusti in generale e … voilà! Il vostro aperitivo è pronto, su misura per voi, come un abito confezionato da un bravo sarto.
Lo stesso locale, benchè a dirlo sembri una sciocchezza, è un personaggio. Lo spiega, lo tratteggia più efficacemente di quanto lo faccia io, una poesia scritta da un altro personaggio, avventore di questo caffè.
E’ Demetrio Morabito, Mimmo per gli amici. E’ il più settimese dei calabresi o , se preferite, il più calabrese dei settimesi, fate voi.
Non più giovanissimo, già da qualche anno, ha problemi di deambulazione, ma non di spirito nè di parola.
E’ un frequentatore mattutino e, come tutti i personaggi che si rispettino, il suo posto è sempre quello. Tavolino in fondo a sinistra, schiena alla parete e volto rivolto verso l’entrata quasi a controllare chi entra e chi esce.
E questa è la sua poesia, anche lei in mostra, appesa alla parete, proprio sopra la sua testa.
Caro vecchio caffè
Ameno loco, detto “Caffè Pagliero”,
ricco d’arte, di musica e gaiezza;
gente distratta esprime il suo pensiero;
tappandosi le orecchie c’è salvezza.
Gente che va e gente che viene,
e gente che conversa allegramente;
il sangue però bolle nelle vene
per chi parla … ma senza dire niente.
Uomini di cultura generale,
che buoni e cheti se ne stanno zitti;
se ascoltano di sport o di mangiare
dal congiuntivo vengono trafitti.
Giovani un tempo, critici vecchietti,
si danno un gran daffare a galleggiare,
che abbiano la barba o i baffetti
ostentano sentenze a tutto andare.
Il padrone è distratto dai congegni
di macchine per foto e proiettori;
son le priorità dei suoi impegni;
il caffè poi …. l’aspetti delle ore.
Del commento di questa poesia a suo tempo fatto da Sergio Notario, mi piace riportare questa parte. “….è un mitico caffè, con un altrettanto mitico personaggio che, più che gestirlo, lo interpreta……”.
Di altri personaggi vi racconterò la prossima volta.
28 aprile 2007 alle 21:49
é veramente un mitico caffè,noi settimesi possiamo essere molto fieri di avere un personaggio come Valerio nonchè Pagliero….
Complimenti anche all’autore di questo articolo