Ritorno al nucleare

Ritorno al nucleare.
Certi benpensanti vogliono ritornare a costruire centrali nucleari in Italia. Per sostenere questa linea trovano molte motivazioni : siamo circondati da centrali nucleari dei paesi confinanti dunque il pericolo esiste ugualmente tanto vale che il pericolo sia italiano. Perché questi signori non chiedono a qualche ammalato di leucemia se fa differenza? In questi giorni si fa un gran parlare di prevenzione infortuni sul lavoro, ma lo sanno questi signori come si svolge la manutenzione nelle centrali nucleari? Per esperienza posso dirvi cosa succedeva in Italia nelle nostre centrali, non in quelle dei paesi dell’Est . Gli operai addetti, quelli per capirci che oggi porterebbero a casa 1200 € al mese, in certi interventi lavoravano alcuni minuti a rotazione esposti a dosi di radiazioni che si accumulavano fino al raggiungimento della dose limite personale dopodiché venivano trasferiti ad altri cantieri lontani da centrali nucleari, poiché per le radiazioni subite non c’erano, e non ci sono, antidoti.
Io farei una proposta ai politici che sostengono la necessità di passare al nucleare, pur mantenendo loro i lauti stipendi a cui sono abituati, di dare l’esempio : obbligatorio per Ministri e Parlamentari propensi al nucleare uno stage di tre mesi ogni 2 anni, non però negli uffici schermati, ma in manutenzione tra gli operai, visto che loro ritengono sicure le centrali di ultima generazione. Sicure, secondo i vecchi sostenitori del nucleare, lo erano già allora, ma quanti incidenti tenuti nascosti si sono verificati?
Avrei un’idea anche per il sito: Roma. Se ne potrebbero fare anche due tanto l’acqua nel Tevere c’è.
Altra motivazione per passare al nucleare : noi dipendiamo dal petrolio che purtroppo dobbiamo acquistare all’estero al prezzo imposto da chi lo detiene.
Che forse l’uranio lo troviamo nei Mercatini delle Pulci delle periferie italiane?
Anche il petrolio una volta costava poco, ma poi…
Per non parlare dei costi di costruzione.
Nell’azienda in cui ho lavorato per 20 anni, buona parte delle lavorazioni erano destinate al nucleare, per qualsiasi oggetto di questo settore per piccolo che fosse, doveva essere accompagnato da una montagna di “carta” come la definivamo noi, documenti che garantivano la qualità del prodotto, ma costosi, per non parlare del costo dei collaudi, ad ogni collaudo se pur banale, presenziavano sei o sette tecnici dell’ENEA, personaggi con stipendi non certo paragonabili a quelli degli operai.
Ma poi non si era fatto un referendum? La volontà della gente la si invoca solo quando fa comodo?
La sicurezza.
Ma chi può essere così presuntuoso di pensare che non potranno verificarsi incidenti? Solo chi non ha mai lavorato può esserlo. Chi vive in fabbrica sa che a volte si verificano incidenti imprevedibili che col senno del poi si sarebbero potuti evitare ma nel frattempo il guaio è fatto e poveraccio a chi è toccato.
La lungimiranza.
Dovrebbe essere la dote di uno statista, allora chi si ritiene tale risolva il problema dello smaltimento delle scorie radioattive prima di produrne altre, o passerà si alla storia non già per aver costruito un ponte faraonico ma per aver lasciato ai posteri tonnellate di scorie radioattive da stoccare per migliaia di anni prima che perdano la radioattività, in siti che nessuno vuole.
Nando

5 Commenti a “Ritorno al nucleare”

  1. secondo scrive:

    Caro Nando ho letto con molto interesse il tuo post,ricco di particolari che non ne ero a conoscenza e che l’informazione,intendo carta stampata e televisione non ne parlano.
    Ovviamente il ritorno al nucleare fa comodo a chi ne trae profitto e nessun altro.Che fregandosene di tutti gli effetti collaterali da te sapientemente descritti.come ho detto pocanzi ne trae profitto.Ora mi domando io sono un convinto promotore delle energie alternative è mi sono documentato sulle possibilita di attuarle nel nostro paese che tra l’altro con l’insolazione che abbiamo saremmo facilitati ad attuarle,altri paesi con caratteristiche piu svavorevoli hanno gia da anni investito molti soldi soprattutto sulla ricerca.
    E noi cosa aspettiamo?continuiamo a fare discorsi sul nucleare quando altri paesi hanno abbandonato gia da tempo questa possibilita di produrre energia.

    Secondo

  2. Michele scrive:

    Nando ho letto il tuo post,e ho riflettuto molto su quello che ai scritto tutto vero. Perchè proprio la mia famiglia e stata toccata di quelle malattia che tutti conosciamo “leucemia e tumori.Vorrei dire a quei Sig. deputati e senatori chè spingono per il nucleare di provare quella sofferenza in famiglia e dopo non saranno più tanto entusiasti.Con le tecnologie di oggi si può produrre tanta energia pulita basta volerlo.E tutto questo con risparmio di finanza pubblica etempo.

  3. Piera scrive:

    Sono una componente del blog. Volpiargentate di Volpiano.
    Anch’io ho letto con grande interesse il tuo post.
    Condivido pienamente quanto scritto.
    Vorrei aggiungere un particolare ascoltato un pò di tempo fà nel programma condotto da Frizzi su rai 3 mattino.
    Un professore esperto in materia di cui non ricordo il nome (purtroppo) Ha concluso il suo intervento dicendo: le centrali nucleari servono per poter fare le armi di ultima generazione, per questo tutti le vogliono.
    Saluti Piera

  4. Piera camoletto scrive:

    Sono una componente del blog. Volpiargentate di Volpiano.
    Anchio ho letto con grande interesse il tuo post.
    Condivido pienamente quanto scritto.
    Vorrei aggiungere un particolare ascoltato un pò di tempo fà nel programma condotto da Frizzi su rai 3 mattino.
    Un professore esperto in materia di cui purtroppo non ricordo il nome ha concluso il suo intervento dicendo: le centrali nucleari servono per poter fare le armi di ultima generazione, per questo tutti le vogliono.

  5. piera camoletto scrive:

    Sono Piera Camoletto del blog volpiargentate di Volpiano.
    Sono lieta che abbiate pubblicato il mio commento. Ho letto la Mail.
    I Vostri articoli sono molto interessanti. Commenterò ancora.
    Saluti Piera

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