Settimo è la mia città

SETTIMO TORINESE, un tempo detta Septimum Taurinensem, poichè si trova presso la settima pietra miliare, in riferimento alla distanza da Torino.


Il corridoio – Via Italia

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Vidi per la prima volta la città di Settimo Torinese nella metà degli anni ’60.

Allora non sapevo ancora che io, torinese di nascita e di residenza, dopo circa 20 anni sarei diventata cittadina di Settimo.

Rimasi particolarmente colpita dal traffico di Via Italia: una via non particolarmente ampia, con marciapiedi stretti, percorsa da ogni genere di veicoli nei due sensi di marcia, uno in direzione di Torino e l’altro in direzione di Chivasso, poichè all’epoca non esisteva ancora la circonvallazione.

L’aria era irrespirabile, le case grigie per via dello smog, e le vetrine dei negozi di difficile visione, perchè coperte dagli automezzi.

Oggi, invece… guardare via Italia è tutt’altra cosa: direi che la si possa paragonare ad un corridoio di una casa ampia e ben articolata.

La via è diventata in parte isola pedonale, e il suo percorso consente l’accesso ad altre “stanze”, o meglio nuovi luoghi, come piazze, vicoli e vie che sono diventate il fulcro della vita cittadina.

Tutte le case si sono rifatte il look: le facciate hanno assunto colorazioni vivaci, intense il che consente di creare un effetto visivo armonioso e di indubbia allegria.

La parte pedonale è stata interamentee rinnovata con pavè di cemento, sostituendo la vecchia copertura di bitume ed una pavimentazione in pietra delinea i marciapiedi a livello strada; inoltre ha visto sorgere aree in cui fioriere, panchine hanno permesso di descrivere nuovi spazi verdi: zone gradevoli e pronte ad essere fruite dai cittadini, i lampioni con la loro forma a disco lasciano un poco perplessi.

Sono sorti nuovi negozi e pasticcerie, giornalai, parrucchieri, bar, gioiellerie, negozi di ottica, borse, scarpe, tabaccherie, abbigliamento, casalinghi, contribuendo non solo al miglioramento dell’economia locale, ma anche all’estetica della città stessa.

Ogni pomeriggio la via si riempie di giovani che fanno di questo luogo il loro punto d’incontro.

Durante il periodo natalizio anche qui alcuni negozi si colorano di sfavillanti luci purpuree, di ardenti passatoie promotrici di gradevoli messaggi augurali, il tutto accompagnato da un avvolgente e suggestivo sottofondo musicale natalizio: musica gradevole ma che dev’essere dosata opportunamente in modo tale da evitare ogni turbamento molesto.

Il salotto – Piazzetta S. Pietro in Vincoli

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Dal corridoio di Via Italia si accede alla Piazzetta di S. Pietro in Vincoli. Chiesa del XII -XIII secolo, di stile romanico, ma che ha subito nei secoli vari ampliamenti e rifacimenti. Nel 1950 la facciata è stata completamente rifatta.

Nella piazza troviamo due bar con dehors, uno con annessa pasticceria, dove avendo tempo di fermarsi per un the si possono gustare dei buoni pasticcini. La piazza non è molto grande, per cui alla domenica tra le persone che escono da messa, i gruppetti di pensionati infervorati a parlare di politica o dei tempi del loro periodo lavorativo ed i bambini con i loro genitori, fanno diventare questo luogo un punto di confronto e di degustazione di caffè e aperitivo.

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Si accede sia da via Italia, sia dalla piazzetta di S. Pietro in Vincoli in un’altra piazza, chiamata Piazza della Liberà.

Qui ha sede il Municipio diventato tale all’inizio degli anni ’80, precedentemente l’edificio fu sede delle Scuole Municipali. Un edificio maestoso ma molto lineare, tinteggiato in vari colori del’ocra che ben s’intona con il resto della piazza: vicino alla scalinata d’ingresso un piacevole giardinetto.

E’ bello passeggiare per Settimo anche in compagnia degli amici piu’ cari, ed il loro giudizio conferma quel sentimento di gradevolezza da me provato.

La città è aperta al cambiamento in molti settori, a partire dall’apparato di servizi offerti al pubblico: una biblioteca multimediale di agevole consultazione, che verrà presto ampliata, la Suoneria: una struttura atta alla promozione culturale-musicale, la Giardiniera, il centro espositivo per mostre e l’Ecomuseo cittadino.

1 Commento a “Settimo è la mia città”

  1. giada scrive:

    Settimo è veramente cambiata…mi piace sempre di più e….grazie anche a voi su ciò che ci descrivete.

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