MISTER CEMENTO

Uno spiraglio di sole penetra, le fitte nubi, la speranza d’un giardino, al posto di quel prato incolto, (mentre frà sterpaglie m’inoltro) dove portar i nipotini a giocar, con altri bambini!

Amministratore, TU che da padrone ti muovi in questa città non tua, invece da servitor, dovresti agire, come vorrebbe la DEMOCRAZIA.

La luna, splende nel cielo in limpida serata d’Aprile! Si vedeva, in lontananza un colle, uno STORICO colle illuminato e al solo guardarlo ti faceva sognare. D’un colpo, come il batter d’un ciglio, come funghi, svettano al cielo; ammassi di cemento, facendo svanir cosi la speranza d’un verde giardino, dove avrebbero potuto scorazzar i bambini ed i < > poter (All’ombra d’un albero seduti sovra una panchina) le membra riposar! Addio, anche all’amena vista del colle ormai anch’essa coperta dal cemento.

Mentre il deficit (comunale) aumenta trà feste, musica gaia e merende varie. Forse < > prima che termini il suo mandato istituzionale si venderà qualche altro spazio pubblico o qualche< >,,,

p.s. Qualunque risposta verrà, se verrà,  (io non credo a questa eventualità) comunque, non mi convincerà.

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